Al Mapei Stadium il derby emiliano deciso dall'attaccante nigeriano nel finale. Sassuolo meglio nel primo tempo, nella ripresa l'espulsione di Magnanelli complica la vita alla squadra di Bucchi. Donadoni cambia modulo, azzecca il cambio e conquista il secondo successo in questo campionato
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SASSUOLO-BOLOGNA 0-1
89' Okwonkwo
Pensi al derby della 6^ giornata di A e in mente viene subito quello tra Juventus e Torino. Che per i granata non sarà mai un bel ricordo, certo, ma che tutto sommato agli amanti del calcio qualcosa ha lasciato. Diverso, e parecchio, quello emiliano tra Sassuolo e Bologna. Risultato a parte, 1-0 per i rossoblù, al Mapei Stadium si è visto poco, eccezion fatta per un finale infiammato dall'espulsione di Magnanelli e dalla rete di Okwonkwo all'ultimo giro di lancette. Ma alla fine conta il risultato e il Bologna ha così messo da parte 3 punti pesanti, con Donadoni bravo a cambiare uomini e modulo nel finale (dal 3-5-2 al 4-3-3), sfruttando l’inferiorità numerica degli avversari.
Il gioco delle coppie (d’attacco)
L’acquazzone caduto in mattinata su Reggio Emilia rende piuttosto scivolosa la prima parte della gara, ma questo non basta a giustificare i tanti, troppi errori dei primi 45’. Meglio il Sassuolo nel complesso, con la coppia d’attacco Matri-Berardi tecnicamente e tatticamente apparsa più complementare rispetto a quella formata da Verdi e Palacio. L’argentino gira spesso a vuoto, mentre dalla panchina Donadoni chiede a Verdi di "non stare troppo basso" e di alternarsi con l'ex interista per evitare un pericoloso isolamento. Il 3-5-2 scelto da Bucchi, invece, sembra funzionare. Soprattutto sulla sinistra, dove il classe '98 Adjapong ha puntualmente la meglio su Mbaye. Dalla parte opposta non va meglio a Masina.
Un altro Bologna
Nella ripresa non cambiano subito gli interpreti ma l’approccio del Bologna sì.. Donadoni negli spogliatoi somministra ai suoi il "tonico" che li riporta in campo decisamente rigenerati. L’effetto, però, dura solo a tratti. Ovvero il tempo che impiega Donsah a mettere Palacio davanti a Consigli, con l’attaccante che in scivolata fallisce di qualche millimetro l’aggancio; per poi esaurirsi con il colpo di testa di Gonzalez neutralizzato da Consigli. È sempre 0-0, ok, ma almeno ora un po' ci si diverte.
Il Sassuolo cambia
Il Sassuolo deve cambiare qualcosa. Bucchi sceglie di mettere mano innanzitutto al centrocampo, sostituendo Duncan con Sensi: meno dinamismo, più sostanza e testa. Duncan non la prende benissimo. Eppure, magari sarà un caso, una manciata di secondi più tardi Berardi si ritrova nelle condizioni di tentare un "gol alla Mertens", anche se da posizione opposta e più ravvicinata rispetto alsupergol del belga contro la Lazio; l'esecuzione non è il massimo e Da Costa è vigile.
Rush finale: Sassuolo in 10, Okwonkwo decide
Dal 69' cambia la fisionomia dei due attacchi: Felcinelli al posto di Matri tra i neroverdi e Petkovic al posto di Verdi tra i rossoblù. Per quest’ultimo gara sottotono rispetto al precedente pareggio con gol contro l’Inter. Forse perché vittima di un Sassuolo ben coperto, ma più probabilmente per un atteggiamento non proprio offensivo del suo Bologna. Squadre lunghette dal 65', con Bucchi che dimostra a Duncan di aver azzeccato la sua sostituzione quando Magnanelli rimedia il secondo giallo e viene espulso. E' l'episodio chiave del match. A quel punto sì che la presenza a centrocampo di Sensi sulla carta diventa fondamentale per stringere i denti contro Bologna che riporta la difesa a 4 e aumenta il coefficiente offensivo con De Maio sostituito dal veloce nigeriano Okwonkwo. Il gol è facile facila - tap-in dopo una conclusione respinta su tiro di Palacio - ma basta e avanza per battere 1-0 il Sassuolo. Proprio come un anno fa.