Napoli senza Milik, ecco come ha rimediato Sarri la prima volta

Serie A
Sarri fuma a bordocampo

Un nuovo lungo infortunio per Milik e ancora una volta tocca a Sarri trovare l'idea tattica per colmare l'assenza del suo centravanti. Ecco come andata un anno fa e come potrebbe andare questa volta

8 ottobre 2016, Polonia-Danimarca, partita di qualificazione ai Mondiali del 2018. Arkadiusz Milik si fa male al 35’ del primo tempo, dopo una scivolata in area per raggiungere un pallone messo in area da Grosicki. All’inizio non sembra niente di grave, il polacco rientra per finire il primo tempo. Non tornerà in campo nel secondo, la diagnosi è la peggiore possibile: rottura del crociato. Una disgrazia per Milik, ma proprio quel giorno nasce il nuovo Napoli di Sarri, che per necessità si inventa Mertens falso nueve. Dopo l’infortunio al centravanti acquistato in estate per sostituire Higuain, lo spazio al centro diventa il territorio di Dries Mertens, che finirà la stagione a quota 34 gol in 46 partite, un miglioramento radicale rispetto agli 11 della stagione precedente. L’unica alternativa a Mertens, che gioca una grande stagione ma ogni tanto deve rifiatare, è Manolo Gabbiadini. Nelle 15 partite dopo l’infortunio di Milik 9 volte è Mertens a iniziare da titolare, in 7 occasioni parte dal 1’ Gabbiadini. L’attaccante italiano però non riesce a convincere Sarri, che gli fa giocare 90’ soltanto in un’occasione, nelle altre partite lo sostituisce sempre intorno al 60’. A gennaio Gabbiadini dice addio al Napoli e passa al Southampton. Lo sostituisce Leonardo Pavoletti, che al Genoa si è affermato ad alti livelli e sembra essere pronto per un ulteriore salto di qualità. L’ex genoano però non riesce ad ambientarsi, Mertens ne approfitta e neanche il rientro di Milik gli toglie spazio, come evidenziato dai numeri: 20 partite da titolare per Mertens, 3 per Pavoletti e 2 per Milik, che in campionato non parte mai dal 1’. Questo il bilancio complessivo delle 41 partite della stagione 2016-2017 dopo l’infortunio dell’attaccante polacco: 29 partite da titolare per Mertens, 7 per Gabbiadini, 3 per Pavoletti e 2 per Milik. Al momento il Napoli non ha alternative al centro dell’attacco. Ounas e Callejon (lo ha fatto in passato al Real Madrid) potrebbero giocare come prime punte, ma sono soltanto soluzioni d’emergenza. Al momento l’unico sostituto ‘naturale’ di Milik è Leandrinho, brasiliano classe ’98 arrivato a Napoli nel gennaio 2017. Per lui finora neanche una presenza, quasi impossibile immaginarlo titolare in una partita importante. Per questo a gennaio sarà valutato l’arrivo a Napoli di Roberto Inglese, già acquistato per la prossima stagione. Mertens non può giocare sempre, Inglese non è un centravanti atipico come il belga ma potrebbe rivelarsi molto utile nelle rotazioni di Sarri, vestendo l’azzurro in anticipo.

41 partite giocate dopo il primo infortunio di Milik, ecco chi ha giocato centravanti dal 1':

  • 29 volte Mertens
  • 7 Gabbiadini
  • 3 Pavoletti
  • 2 Milik
     

Napoli diesel: parte piano e migliora durante le partite

Se guardiamo soltanto ai primi 30’ di gioco, la classifica della Serie A vede il Napoli sesto con 6 punti. Dopo 45’ il Napoli scende è in settima posizione con 8 punti in 6 partite, avrebbe quindi 10 punti in meno dei suoi 18. La situazione migliora nel secondo tempo: se le gare durassero un ora, il Napoli avrebbe 12 punti e non 18, una differenza comunque ancora consistente. Questo vuol dire che il Napoli le partite le risolve soprattutto nel finale, dimostrando capacità di gestire le energie e schiacciando sull’acceleratore nel momento decisivo. La forza della squadra di Sarri è nota, ma il fattore nuovo è la consapevolezza. Quando ti senti in posizione di vantaggio, puoi permetterti di partire piano e aspettare il momento giusto per colpire. Il meccanismo finora ha sempre funzionato e il Napoli si augura che questo trend non cambi.

Classifica di A se le partite durassero 45 minuti

  • Roma 15 punti (una partita in meno)
  • Juventus e Lazio 14
  • Milan 13
  • Torino 9
  • Napoli, Atalanta, Inter, Cagliari, Bologna e Fiorentina 8