Milan, Montella: "Sarà il derby della rinascita. Andrè Silva? Ora è più pratico"
Serie AL’allenatore rossonero presenta la sfida con l'Inter: "Sarà il derby della rinascita, io respiro una pressione piacevole. Alla squadra chiedo rabbia e spensieratezza. Spalletti? E' il valore aggiunto dei nerazzurri". Poi su Bonucci: "Non mi pentirò mai di lui. André Silva? Prima era solo bello, ora è più pratico. Sta migliorando..."
Due sconfitte consecutive in campionato contro Sampdoria e Roma, poi la pausa per gli impegni delle Nazionali, Milan che adesso riparte da una delle sfide più attese e affascinanti della stagione: il derby con l’Inter. Riflettori pronti ad accendersi su San Siro per una partita dai mille significati, una gara che l’allenatore rossonero Vincenzo Montella presenta così in conferenza stampa a Milanello. "Arriviamo bene al derby, sono rientrati tutti i calciatori e alcuni con entusiasmo alle stelle. Siamo concentrati, pronti e determinati. Non ci sono 7 punti tra noi e loro, sia per valori mostrati in campo che in prospettiva. Ci serve spenzieratezza e rabbia. È un derby importante per entrambe, di rinascita per i due club. Noi siamo tornati in Europa mettendo una coppa in bacheca, a Doha. Ho vissuto derby di tutta Italia e questo si respira nell'aria. È una pressione piacevole, dà vita e stimoli. L’Inter è una squadra molto equilibrata ed esperta, è capace di rallentare il gioco e sa quando forzarlo. Ha giocatori importanti e di corsa, dovremo essere attenti a non lasciargli profondità e i cross. Impressione per come ha vinto, riesce a capire come alternare la velocità durante la partita", le parole di Vincenzo Montella.
"Spalletti valore aggiunto dell’Inter. Derby? Lo vivo in maniera serena"
“Possibile distacco di 10 punti in caso di sconfitta? Non lo vedo perché io contemplo solo la vittoria”, sorride l’allenatore del Milan. Montella che poi aggiunge: “Domani non ci sarà nessun verdetto, il campionato è lunghissimo. Spalletti? È un grandissimo, ha trovato ragazzi con voglia di rivalsa. Noi invece giochiamo bene ma abbiamo cambiato 11 giocatori. Però Luciano è il valore aggiunto dei nerazzurri. Se la sua Inter è fortunata? Dirlo sarebbe ingeneroso e semplicistico, anche scorretto nei confronti della mia professione. Sono punti meritati”. Una gara delicata per Montella, ma l’allenatore del Milan allontana la pressione: “Vivo il derby in maniera serena ed equilibrata, con stimoli e voglia. C'è serenità, la società è stata fantastica in questo periodo. Ho visto e letto scenari e spifferi, ma so che quando vinceremo sarò bello e con gli occhi azzurri mentre ultimamente ho visto chi è sceso dal carro e chi probabilmente non ci tornerà più sopra. Sono fasi, anche la crescita passa da queste cose".
"Tabù Spalletti? Sono in credito con lui. Su Bonaventura e Suso…"
"I consigli di Berlusconi? Ma tutti mi danno consigli, anche mio figlio. Decido sempre di testa mia, elaboro tutto ciò che mi viene detto e poi decido io. Se non avessi questa autonomia, mi divertirei molto meno a fare l’allenatore. Tabù da sfatare con Spalletti? Ha tutti i numeri a suo favore. L'ultima sconfitta è stata reale e sincera, mentre gli altri successi sono un po' bugiardi. Sono un po' in credito con lui, spero mi venga restituito qualcosa… Lo stimo moltissimo. Sono stato allenato da lui e ho visto la sua trasformazione su tutti i piani. Mi auguro di poter crescere e migliorare come lui. Unica cosa spero di non perdere i capelli", scherza Montella. Che poi dà qualche indizio di formazione: "Bonaventura e Suso hanno lavorato duramente. Entrambi hanno grandi qualità e mi aspetto tantissimo da loro. Si sono calati nel 3-5-2 e li vedo migliorati rispetto a qualche settimane fa. Il ruolo di Suso? Per le qualità che ha, può e deve essere libero di interpretare il ruolo nel quale giocherà domani".
"Non mi pentirò mai di Bonucci. André Silva? Ora è meno bello e più pratico"
Montella si sofferma poi su Bonucci: "Sta bene fisicamente e a livello di prestazioni ci aspettiamo di più. Sono però convinto che alzerà il livello delle sue prestazioni. Ora è un momento così, al minimo errore è colpevole di tutto, ma lui è forte e sa questa cosa. Sa difendersi e non ho alcun tipo di preoccupazione in merito alla sua situazione. Leonardo è un giocatore del quale non ci pentiremo mai, è un valore oggi di oggi e del domani. Non so cosa venga raccontato e cosa venga scritto, al Milan seguiamo tutti una sola anima. Vecchi o nuovi, giovani o meno giovani, chi non ci segue non è un vincente. Questi spifferi non esistono, tutti seguono la mia indicazione. So perché alcuni dicano certe cose". Da Bonucci ad André Silva: "Ha contribuito a portare il Portogallo ai Mondiali, è un calciatore di questo livello. Quando era arrivato era solo bello, non mi riferisco all'aspetto fisico, ora è anche più pratico e diretto. Pensa più al gol ed è maggiormente sgamato per il nostro campionato. Sono convinto che farà bene, ha grandissima volontà e stiamo lavorando con lui per crescere ulteriormente. Ora è meno bello e più pratico".
"Ho il controllo dello spogliatoio. All’Inter toglierei Perisic"
Sulla crescita della squadra Montella risponde così: "Il percorso che abbiamo interpreso deve portarci ad un gioco di altissimo livello, che a tratti abbiamo già fatto vedere. Ora il nostro compito è farlo vedere in tutte le gare e per 90', ma ci vuole tempo. Tornando alla vittoria anche sporca, io non credo ci siano successi belli o brutti. Si viene giudicati per il risultato finale, quindi tutto dipende da quello. Se ho il controllo dello spogliatoio? Assolutamente sì, ho il controllo. Lo sento e lo respiro, c'è voglia di rivalsa e siamo un gruppo coeso. Fioretto per la vittoria? Non ho pensato a nulla. Un avversario che toglierei all’Inter? Perisic. Sento la fiducia della società, ci sentiamo tutti i giorni, sono molto presenti. Mirabelli poi è sempre a Milanello. Si stanno comportando in maniera ottima, non ho alcun alibi su questo. Mi danno libertà su tutto e sostegno assoluto, sto trovando delle persone perfette nei miei confronti. Il preparatore? È stato scelto, stiamo solo aspettando la sua risposta perché si deve liberare".