Milan, Montella: "Futuro? Non mi sento di passaggio. Zero problemi con Mirabelli"
Serie AL’allenatore rossonero presenta in conferenza stampa la sfida di San Siro contro il Genoa: "Il problema della squadra è nella testa, serve coraggio e fiducia. Mirabelli? Zero problemi con lui. Il mio futuro? Sono lucido e sereno, conosco i rischi del mestiere ma non mi sento di passaggio". Poi sulla formazione: "Gioca Kalinic"
Momento delicato, sicuramente il più difficile della stagione rossonera: tre sconfitte consecutive in campionato con Sampdoria, Roma e Inter, un pareggio dal retrogusto amaro contro l’AEK Atene in Europa League, adesso la gara con il Genoa assolutamente non da non sbagliare per evitare di perdere ulteriormente quota rispetto alla zona Champions League. Una sfida che Vincenzo Montella presenta così in conferenza stampa: "Quella rossoblù è una formazione difficilissima da affrontare. Ti fanno giocare male e pressano in ogni zona, con marcature strettissime. Può vincere o perdere con tutti, serve essere lucidi, determinati e coraggiosi nell'uno contro uno, bisogna provare la giocata e sentire la fiducia. Non sarà una gara di possesso palla perché non ce lo permetteranno, sarà una partita sporca e scorbutica ma noi dobbiamo tirare fuori qualcosa in più. Giovedì, se avessimo sbloccato la gara, sarebbe andata maniera diversa. Con il Genoa non sarà una gara spettacolare, ma noi dobbiamo essere concreti. Il mio futuro? Sono lucido e motivato. Vorrei citare Churchill... Il successo è l'abilità di passare da un fallimento all'altro senza perdere entusiasmo. Ho la felicità di allenare il Milan come il primo giorno ma conosco i rischi del mestiere. Ma tutta la mia vita, da sempre è rischiosa: ho lasciato casa da piccolo per sognare, ho iniziato ad allenare da giovanissimo alla Roma ed era un rischio, ho preso la Fiorentina dopo anni bui ed anche qui era un rischio. Non mi spaventa, anzi, do il meglio di me", le parole di Montella.
"Mirabelli? Rapporto consolidato, non c’è alcun problema"
Montella che poi risponde così a chi gli chiede se il 3-4-3 potrebbe essere il modulo migliore per il suo Milan: "Parzialmente vero, potrebbe essere. Ma il calcio a questi livelli non sono moduli, bensì testa e interpretazione. La qualità c'è e l'interpretazione e la voglia di credere nel lavoro a far la differenza. Tanti cambi? Non è così, giocando tanto si deve cambiare. Noi giochiamo ogni tre giorni, quindi non sono d’accordo su chi dice che cambio spesso. Accetto le critiche ma non le condivido". L’allenatore rossonero parla poi di Mirabelli: "Con Massimiiano c'è un rapporto consolidato, venuto a crearsi nel finale dello scorso anno. Noi ad ogni fine partita ci troviamo e commentiamo per ore la partita, purtroppo nelle ultime gare è successo pubblicamente ed è coinciso con 3 sconfitte. Logico che lui debba valutarmi a livello professionale, ma non c'è nulla tra di noi. Io sono nella posizione migliore per lavorare, non ricevo pressioni o suggerimenti, ogni figlia è scelta della mia testa giusta o sbagliata che sia. Sento la loro vicinanza ma sono nella posizione migliore per lavorare, lo ripeto. Anzi, li ringrazio perché quest'estate hanno deciso di puntare anche su di me nonostante abbiano cambiato molto", ha aggiunto l'allenatore del Milan.
"Non mi sento di passaggio"
"Se sento di aver commesso errori? Assolutamente, qualche errore posso averlo commesso ma sempre logico nella mia visione e professione. Mi sento motivato e ottimista, siamo lì per trovare la password e passare allo step successivo. Non mi sento di passaggio, nei cambiamenti radicali c'è sempre qualche difficoltà come Guardiola al primo anno di City o Mourinho al primo di United. I risultati mancano ma il gioco no", ha aggiunto Montella. "Le parole di Mirabelli pre AEK? Ha detto dell'ovvietà, cose normali, quotidiane. A loro pesa solamente la mancanza di vittorie. Se avessimo vinto con l'Inter, sarei passato per genio. Ci sta tutto, ora devo incassare ed accettare serenamente tutto questo. Sta a noi dimostrare l'unione che abbiamo in pubblico e privato. Montella che è poi tornato sulla situazione attuale della sua squadra: "Solo il Napoli ha calciato più di noi. Capisco il disappunto dei tifosi, ma è figlio dei risultai che non arrivano e non delle prestazioni. Domani so che probabilmente al primo passaggio ci fischieranno, ma è normale. A noi serve fiducia per fare la giocata e questo fattore sta mancando. Abbiamo bisogno di coraggio e fiducia".
"Bonucci? Sta rendendo meno. Kalinic gioca"
"Rendimento dei nuovi? Non è una questione fisica, è solo di testa. Bisogna lavorare su questo. Sono tutti calciatori destinati a fare meglio, questa squadra per intero farà meglio. Contro la Roma, ad esempio, abbiamo giocato ad altissimo livello, il secondo tempo contro l'Inter uguale... La qualità c'è, ora dobbiamo dimostrarla nell'intera partita e facendoli liberare di testa. Bonucci? Alcuni giocatori stanno rendendo meno, Leo è uno di questi. Sta crescendo nelle ultime partite e diventerà il giocatore che abbiamo ammirato e sognato. Dobbiamo metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio", le parole di Montella. Che ha poi dato un indizio sulla formazione? Sta bene e giocherà. André Silva? Se non fa il fenomeno viene visto solo come un problema. È il giocatore che ha segnato di più, ho perso il conto dei suoi gol, ma per noi è un valore assoluto. Non c'è alcun tipo di problema, anzi ha solo 21 anni".