L'allenatore del Bologna ha presentato in conferenza stampa la sfida con il Crotone soffermandosi su Palacio, il quale verrà schierato solo nel caso in cui sia al top della condizione
Riparte dalla prestazione offerta a Roma il Bologna di Roberto Donadoni, impegnato nell’anticipo contro il Crotone che apre la dodicesima giornata del campionato di serie A. Un impegno complicato per i rossoblu, che hanno il compito di tornare a fare punti dopo il ko subito all’Olimpico. L’imperativo è non abbassare la concentrazione, lo sottolinea anche Roberto Donadoni in conferenza stampa: "Il Crotone è un avversario che ci crede, che ha caratteristiche ben precise, che è vivo; dobbiamo mettere in campo tutte le nostre qualità, partendo dalla nostra convinzione. Loro sfrutteranno seconde palle e le ripartenze. Non esiste nulla di scontato, non esiste nessuna partita che va vinta per forza, dobbiamo mettere in campo tutte le nostre armi. Dobbiamo andare in campo convinti di essere in grado di mettere in difficoltà l’avversario, chiunque esso sia. Le squadre forti, sottovalutando l’avversario, spesso vanno incontro a difficoltà. Un gruppo che ragiona da squadra non deve fare categorie di avversari, devi andare in campo dando il meglio di te stesso. Consapevolezza e coscienza di mettere in campo i tuoi valori. Bisogna crederci di più, essere più determinati, più convinti. Abbiamo troppi giocatori che si limitano a suggerire, ci vuole qualcuno disposto a dire l’ultima parola. Bisogna avere la capacità di buttarsi dentro, essere numericamente più presenti, sapere che una palla sui piedi può essere molto pericolosa. In questo siamo ancora molto poco lucidi, dobbiamo avere più tranquillità, dare a chi ha la palla opportunità diverse".
Palacio in campo solo al 100%
Roberto Donadoni si sofferma poi sui singoli, partendo da Palacio: "Se domani sarà al 100% delle sue condizioni andrà in campo. Non farò giocare un giocatore che non è al meglio. Non è un rischio, faremo il lavoro di rifinitura, e valuteremo. L’assenza di Pulgar? Non è positiva, anche per lui. Deve essere bravo anche nella gestione dei cartellini: a volte prende ammonizioni con troppa facilità e con troppo poco ragionamento. Su questo deve crescere. Ha acquisito personalità e convinzione in quel ruolo e sono convinto possa essere ancora meglio in costruzione e proposizione per i compagni. Sono convinto però che chi prenderà il suo posto farà una partita di spessore".