Sassuolo, Bucchi: "In ogni partita facciamo errori decisivi. Panchina? Sono tranquillo, poniamo delle basi nuove"

Serie A
Cristian Bucchi, allenatore del Sassuolo

L'allenatore neroverde dopo la sconfitta contro il Milan: "Sono amareggiato, in ogni partita ci mettiamo qualcosa di nostro. Timore per la panchina? Non sono preoccupato, credo che la società apprezzi il mio lavoro. Basta paragoni con il passato, bisogna ripartire per costruire qualcosa di altrettanto bello"

Ancora una sconfitta per il Sassuolo, 0-2 al Mapei Stadium contro il Milan. Un gol per tempo per i rossoneri: apre Romagnoli, la chiude Suso. Esulta Montella, per Cristian Bucchi un altro ko che tiene i neroverdi appena due punti sopra la zona retrocessione: "Più che preoccupato sono amareggiato, sono consapevole che ogni partita è molto difficile e che in ogni occasione ci mettiamo del nostro – ha dichiarato l'allenatore del Sassuolo - Contro l'Udinese abbiamo perso per un errore clamoroso, contro il Napoli abbiamo regalato tre gol e contro il Milan ci sono stati altri episodi. Poi, contro una grande squadra così, diventa tutto più difficile e il gol di Suso ha chiuso la partita. Il gruppo è ben cosciente di quello che è accaduto, cioè che è andato via un allenatore che è stato cinque anni con la stessa squadra. Ora ce n'è uno nuovo, con altre idee che devono far breccia in questo gruppo. Ci vuole un periodo d'adattamento, i cambiamenti hanno bisogno di tempo e al momento stiamo pagando alcuni errori. Timore per la panchina? No, mi metto sempre in discussione. Otto punti in nove giornate sono un punto a mio sfavore, lavoro quotidianamente mettendomi in discussione e la società vede quello che faccio. Credo che questo sia molto apprezzato. Poi, chiaramente, i numeri non accompagnano. Il mio telefono è sempre acceso, però sono tranquillo".

"Basta paragoni col passato, bisogna ripartire"

"Il mio gruppo lavora veramente molto ed è umile – prosegue Bucchi - Lo scorso anno il Sassuolo ha giocato l'Europa League, ma se non si fa un passo indietro e si capisce che bisogna ripartire da zero, dovendo dimostrare tutto, diventa un problema. Bisogna porre delle basi nuove, ripartire con uno spirito diverso, non vincolati con il passato. I paragoni non sono sbagliati, Di Francesco ha fatto un grande lavoro ed ha lasciato un segno importante, ma la squadra deve ripartire e fare qualcosa di altrettanto bello. Dipende molto dai calciatori, non voglio scaricare le responsabilità che sono esclusivamente le mie che sono l'allenatore. Ma l'entusiasmo, la voglia e la determinazione sono importanti, bisogna evitare anche delle ingenuità che ci stanno condizionando".