Milan, il piano economico di Fassone per rifinanziare il debito con Elliott

Serie A
Marco Fassone, ad del Milan (getty)

l Milan è a un passo dal rifinanziare il debito con il fondo americano Elliott. Venerdì, infatti, i vertici del club rossonero hanno siglato un contratto in esclusiva di otto settimane con la Bgb Weston

Da una parte il campo, dall’altra la società. Continuano i rumors sul futuro del Milan, soprattutto sulle questione economiche che fanno riferimento alla nuova proprietà cinese. Nonostante i “gossip” - Scaroni presidente, il ritorno di Berlusconi e la collaborazione, richiesta anche da Fininvest, di Giraudo, al momento tutte ipotesi smentite - ciò che si sa è che il Milan è a un passo dal rifinanziare il debito contratto con il fondo americano Elliott al momento dell' acquisto della società. Nella giornata di venerdì è stato infatti firmato dal club un contratto in esclusiva di 8 settimane, sotto la guida del suo advisor, Bgb Weston, una società finanziaria che ha già lavorato nel calcio. Bgb Weston, contestualmente, si è impegnata a trovare la banca o il fondo che rifinanzieranno il club. E l’affare è già a buon punto.

Il piano di Fassone

Ad aprile, come noto, il fondo Elliott ha prestato 303 milioni: 180 al proprietario, Yonghong Li (a un tasso dell’11,5%) e 123 al club (a un tasso del 7,7%): questo debito va restituito entro l’ottobre del 2018; in caso contrario, Elliott si può prendere il Milan per una cifra bassa, per rivenderlo ragionevolmente in fretta e far fruttare al massimo l’investimento. Qualunque versione si sposi per descrivere il rapporto con Elliott - se di serena collaborazione, o di sottile aspettativa che il club divenga un obiettivo a buon prezzo - è chiaro che la priorità dell’amministratore delegato, Marco Fassone, sia di trovare il modo per liberarsi della spada di Damocle di questa scadenza. L'obiettivo, fissato al massimo per la primavera, sta per essere raggiunto in anticipo. Tra le soluzioni alternative sul tavolo di Fassone c'era quella presentata da Merrill Lynch, rimasta congelata (come le altre) dopo la firma dell’esclusiva con Bgb Weston. Se era infatti relativamente facile trovare qualcuno che rifinanziasse il debito del Milan (con il club come garanzia), più difficile era occuparsi anche di quello in capo alla holding di Yonghong Li. Il Milan quindi sta per abbandonare un partner impegnativo, come Elliott, per un altro, che gli presterà soldi in 5 anni.