Atalanta, Gasperini: "Soddisfatto nonostante la sconfitta. Calcio italiano? Costruiamo per i nostri bambini"

Serie A
Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta (fonte Getty)
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L'allenatore dell'Atalanta dopo la sconfitta di San Siro: "Contro queste squadre non puoi sbagliare nulla, sono soddisfatto della prestazione. Associazione Allenatori? Abbiamo perso partecipazione, forse anche per colpa nostra. Bisogna costruire qualcosa per i nostri bambini"

Sconfitta a San Siro, l'Atalanta non riesce a fermare l'Inter di Luciano Spalletti. Nerazzurri stesi da una doppietta di Mauro Icardi, in una partita che Gian Piero Gasperini ha commentato così: "Abbiamo giocato fino alla fine, ma non siamo riusciti ad acciufarla perchè siamo andati sotto 2-0 - ha dichiarato l'allenatore nerazzurro - Abbiamo preso gol su calcio d'angolo, l'Inter è una grande squadra ed ha anche queste soluzioni alternative. Alla fine c'è stata anche l'occasione per riaprirla, anche se probabilmente non sarebbe cambiato niente. Pensiero a giovedì? No, giochiamo sempre per fare il meglio. Contro queste squadre, però, non puoi sbagliare nulla. Abbiamo fatto la nostra partita, sono soddisfatto della prestazione. Spalletti ci ha definito giocatori di Basket? Beh, ora non più, perché subiamo anche sui piazzati". Sulle grandi del campionato: "In termini di fisicità meglio Inter e Juve, senza dubbio. Poi Napoli e Roma fanno della coralità di gioco la loro forza”, aggiunge Gasperini. “Cristante ha fatto delle prestazioni importante – prosegue - Poi ha fatto bene anche Palomino, così come Hoteaboer e altri calciatori. Ma quando giochi contro l'Inter devi fare un'ottima prestazione, senza sbagliare niente. C'erano degli assenti, ma chi ha giocato ha fatto bene".  

"Bisogna creare qualcosa per i nostri bambini"

Chiusura sulla situazione del calcio italiano e dell'Associazione Allenatori: "Ultimamente la nostra associazione ha un po' perso partecipazione, forse anche per colpa di noi allenatori, che dovremmo smettere di delegare ma prenderci delle responsabilità. Bisogna riflettere insieme e iniziare a lavorare per il futuro, senza troppe guerre politiche. C'è una base di talento veramente importante nel nostro paese, l'80% dei nostri bambini gioca a calcio, bisogna creare qualcosa per loro".