Sampdoria, Ferrero: "Stavolta si è scansata la Juve, ma voliamo basso"

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Il presidente dei blucerchiati scatenato al termine della partita vinta contro la Juventus: "Ho comprato una trombetta per la mia 500, ho suonato e la Ferrari che avevo davanti si è dovuta togliere di mezzo. Oggi abbiamo riequilibrato il campionato. Giampaolo? Io ho messo la stoffa, lui ha cucito il vestito"

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Sconfitti i campioni in carica, con tanto di rivincita. E’ un Massimo Ferrero vulcanico come al solito, quello che commenta la vittoria del Ferraris contro i sei volte campioni d'Italia. “Sono come il gatto della dispensa, chi le fa le dice e le pensa. Buffon disse che noi ci scansiamo, ma oggi si è scansato lui con la sua Juventus. Ho comprato una trombetta e ho cominciato a suonare: con una 500 ho superato la Ferrari che avevo davanti perché si è scansata” ha detto il presidente della Sampdoria tra ironia e citazioni cinematografiche, come quella de Il Sorpasso. Tuttavia, in linea col pensiero di Marco Giampaolo, Ferrero ha chiesto di evitare ogni tipo di euforia: “Voliamo basso e scansiamo il sasso. Pensiamo al Bologna. Col successo di oggi abbiamo riequilibrato il campionato, ora la gente va più volentieri allo stadio perché c’è più competizione. Altrimenti vince sempre la Juve”. Stavolta, invece, ha vinto la sua Sampdoria, che giornata dopo giornata si candida concretamente per un posto in Europa. 26 punti e una partita in meno per i blucerchiati (contro la Roma), che potrebbero incrementare il proprio bottino.

Portafortuna e favori

“Ho portato con me la sciarpa di mio figlio Rocco, che in genere porta sempre fortuna ogni volta che viene allo stadio. Oggi non c’era però” ha proseguito entusiasta Ferrero, nella zona mista di Marassi. Inevitabilmente, il successo fa felice anche il Napoli, che così può rimettere quattro lunghezze di distanza tra sé e i bianconeri: “Favori a De Laurentiis? Io non ne faccio nessuno. Mi avete a lungo criticato per aver venduto, ma ho saputo reinvestire. Siamo una squadra meravigliosa, amo i miei ragazzi: a gennaio non si vende nessuno”. Infine, una metafora per descrivere il lavoro eccezionale di Marco Giampaolo: “Io ho messo la stoffa, lui ha cucito il vestito”.