Queste le parole dell'allenatore neroverde ai microfoni di Sky Sport dopo la brutta sconfitta contro il Verona: "Il nostro grande problema è la personalità. E C’è sicuramente qualcosa che non funziona"
Una vittoria pesante. Tosta. Vera. Una di quelle che ti segna il campionato, che magari te lo cambia in meglio. Questione di stimoli. Tutto il contrario, però, per il Sassuolo. Esatto, gode il Verona, ma nulla può la squadra di Bucchi. E così al Mapei Stadium finisce 2-0, il Verona ritrova meritatamente la vittoria dopo cinque sconfitte consecutive mentre il Sassuolo prolunga la pessima striscia casalinga restando ancora a secco.
Il rammarico di Bucchi
Insomma, adesso in casa Sassuolo saranno ore calde. Panchina in bilico, allenatore da valutare? Solo il tempo lo dirà. Intanto il presente, segnato da una brutta sconfitta, parola di Bucchi: "C’è qualcosa che non funziona. Ci muoviamo bene, creiamo buone situazioni, ma nel momento di concretizzare c’è sempre qualcosa che non va. E la Serie A non ti perdona nulla: oggi il Verona è stato bravo, noi sapevamo bene cosa aspettarci eppure siamo caduti negli stessi errori". Queste le parole dell'allenatore neroverde nel post partita di Sky Sport. E ancora: "Quando voli sulle ali dell’entusiasmo è più facile portare a casa i risultati, ma appena arriva la prima difficoltà questa squadra perde il filo. Chi ha giocato sa che un tecnico può allenare la tattica, la tecnica, il fisico ma lavorare sulla personalità è difficilissimo. Certo dobbiamo farlo, perché si ripete sempre la stessa cosa". Insomma, tanta voglia di cambiare le cose: "Purtroppo accadono sempre le stesse cose, lo avevo detto in settimana come già più volte in passato: il nostro grande problema è la personalità, non il sistema di gioco e neppure la prestazione di un calciatore. Non sappiamo gestire i momenti delicati, non sappiamo vincere le partite in modo sporco".
Il coraggio di Cannavaro
Ecco la voglia, il desiderio e la volontà del leader neroverde a fine partita: "Non riusciamo a dare il massimo. Dimostriamo dei limiti. Noi avevamo il pallino del gioco in mano, ma sono ripartiti bene in contropiede. Non è compromesso nulla. Potevamo tenere a bada una diretta concorrente. Oggi abbiamo provato a giocare, loro si sono chiusi in area di rigore ed è diventata dura. Non riusciamo ad accendere il fuoco che desideriamo. Stiamo facendo troppa fatica. Siamo una squadra che lavora bene. Alla domenica sembra quasi che ci dimentichiamo le cose. Mi rifiuto di pensare. Dobbiamo tutti capire cosa dare per fare qualcosa in più".