Milan, Mirabelli: "Gattuso ci darà qualcosa di importante. Montella? Ha avuto tempo per lavorare"

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Presente in conferenza stampa, Massimiliano Mirabelli ha spiegato i motivi che hanno spinto la società ad esonerare Montella e a scegliere Gennaro Gattuso come suo sostituto

Entrambi calabresi, sangue caldo e stessa voglia di vincere. Massimiliano Mirabelli e Rino Gattuso si presentano uno accanto all’altro in conferenza stampa, dando il via ad un rapporto che, secondo il direttore sportivo, non è iniziato per concludersi tra pochi mesi. "Perché Gattuso? Perché conosco abbastanza bene la squadra che abbiamo fatto. Rino ha caratteristiche importanti nel trasmettere non solo il DNA Milan ma nei concetti, penso sia un allenatore che possa darci qualcosa di importante".

Prestazioni al di sotto delle attese

Acquisti che non hanno reso secondo le aspettative, Mirabelli parte da qui per descrivere il momento della rosa: "Abbiamo dato tempo 23 gare a Montella, ora speriamo che Rino con la sua competenza riesca a tirar fuori da ognuno dei giocatori il meglio. Ad oggi non abbiamo visto il valore della nostra rosa, sappiamo di avere una rosa abbastanza competitiva. É presto per fare bilanci sul mercato, siamo convinti di avere un’ottima squadra, investendo su giocatori bravi ma giovani per creare un ciclo: sappiamo tutti i rischi che stiamo correndo, sapevamo che avremmo avuto bisogno di tempo. Alla fine vedremo se è stato fatto un buon lavoro o meno. Era giusto, dopo 23 partite e senza avere nessun mal di pancia, fare una verifica su ciò che stava accadendo, ritenendo opportuno fare ciò che abbiamo fatto domenica. Il problema non è stata la partita di domenica contro il Torino, ma si è trattato di una svolta analizzata su lungo periodo. Montella e il no comment sul mercato? Non so perchè abbia detto questo, abbiamo sempre condiviso tutto e ci siamo mossi sulle nostre idee e sul suo modo di giocare, ci siamo sempre confrontati. Troppo facile parlare adesso. Per noi Montella era e rimane un ottimo allenatore, era la nostra scelta. I risultati nel calcio sono quelli che sono. Non siamo riusciti a litigare nemmeno l’ultimo giorno, in cui c’è stato l’esonero: ho uno splendido rapporto con Vincenzo, mi sono permesso di sottolineargli solo un dato. Gli abbiamo dato un tempo importante per vedere un’identità da Milan, non abbiamo visto questo e ci sono stati troppi ritardi. Ma resta l’affetto per l’allenatore".