Bologna, Donadoni: "Siamo pronti, vogliamo affrontare la Juve a viso aperto"
Serie AL’allenatore rossoblù alla vigilia della gara contro la squadra di Allegri: "Bello confrontarsi con certi giocatori, le motivazioni arrivano da sole e abbiamo tutte le intenzioni di dimostrare il nostro valore. Solo Palacio non sarà disponibile"
Dopo la sconfitta nel turno scorso in casa del Milan, il Bologna vuole a provare a fermare la Juventus di Massimiliano Allegri nella gara in programma domani alle 15 al Dall'Ara. La squadra rossoblù dovrà affrontare quella bianconera senza Rodrigo Palacio che non ho recuperato dai problemi fisici sofferti negli ultimi giorni; Roberto Donadoni dovrà così scegliere il miglior assetto di gioco e alla vigilia della gara lo stesso allenatore ha parlato in conferenza stampa presentando così il match.
Come si affrontano i bianconeri
"Non potremo pensare solo a non sbagliare - ha dichiarato l'allenatore - dovremo cercare di mettere i bianconeri in difficoltà, di attaccarli, sapendo che non sarà facile. Ma tutti, non solo 7-8, dico tutti quanti, dobbiamo dare il nostro meglio. Solo così si può pensare di provare a fermare una squadra come la Juve, con un organico così forte. Talmente forte che quando guardo la loro panchina e ipotizzo una nostra formazione mi chiedo di cosa stiamo parlando... Loro hanno un grandissimo bagaglio tecnico, ma ci dobbiamo provare, con convinzione, con fiducia, andando su tutti i contrasti".
Le probabili scelte
Passando poi a parlare della probabile formazione, Donadoni conferma l'assenza di Palacio e aggiunge: " Okwonkwo? Non mi chiedo se è pronto per partire dal primo minuto, uno non è mai pronto finché non ci prova. Prima o poi succederà, sicuramente è un ragazzo che sta crescendo. Solo Rodrigo non sarà disponibile, gli altri ci sono tutti. Krejci sta lavorando duramente, se non gioca però non vuol dire che è scarso ma perchè qualcun altro sta meglio di lui fisicamente. Le critiche a Nagy e Taider? Il primo si sta sforzando per crescere sia nei movimenti che in quelle situazioni che per lui non sono normali. I grandi giocatori e quelli che ambiscono ad esserlo sono quelli che riescono sempre a trovare le soluzioni ai problemi che gli si presentano davanti".