Chievo-Bologna, Donadoni: "Ci godiamo i tre punti, ma dovevamo chiuderla prima. Da Verdi mi aspetto di più"
Serie ALe parole dell’allenatore del Bologna ai microfoni di Sky Sport dopo il successo esterno sul campo del Chievo: "Ci godiamo i tre punti, ma con tutte le situazioni avute dovevamo chiudere la gara prima. Destro? Prestazioni come oggi devono essere la normalità"
CHIEVO-BOLOGNA 2-3: GOL E HIGHLIGHTS
Una vittoria per certi versi rocambolesca arrivata al termine della partita dalle mille emozioni. Due volte rimontato dopo essere stato in vantaggio, il Bologna è riuscito comunque nel finale ad avere la meglio sul Chievo al Bentegodi, conquistando tre punti importantissimi per il prosieguo del campionato. Soddisfazione ma anche un pizzico di rammarico per le tante occasioni sprecate per Roberto Donadoni, che al termine della gara ha commentato la prova dei suoi ai microfoni di Sky Sport. "Queste sono partite che bisogna sapere chiudere – ha detto l’allenatore del Bologna -, quando capitano opportunità importanti e situazioni facili da trasformare bisogna sapere chiudere il discorso. Contro una squadra fisica, tosta, con giocatori pericolosi in avanti nel gioco aereo qualcosa può sempre saltar fuori e qualche occasione la puoi concedere. Il rammarico per la gara di oggi, quindi, è questo. Chiaro che i tre punti sono importanti, però quando si parte in quel modo e si hanno tante occasioni facili bisogna essere più concreti. Questi sono i limiti che si sono palesati ancora una volta. Se maturiamo in questo, partite così possiamo portarle a casa con più facilità e senza avere timori fino alla fine. Ci deve servire da insegnamento, ora ci godiamo questi tre punti e il Natale, pensando già alla prossima".
Voglio che per Destro questa sia la normalità. Verdi? Da lui mi aspetto di più
Il mattatore della serata è stato Mattia Destro, autore della doppietta decisiva per i tre punti rossoblu. "A Mattia l'ho detto: al di là dei due gol che sono manna per un attaccante – ha continuato Donadoni -, l'impatto sulla partita è determinante. Oggi il suo impatto, sia dal piano fisico che delle giocate, lo è stato e lui di conseguenza è stato determinante. Se riuscirà ad avere sempre questo tipo di impatto sulle gare i gol saranno una conseguenza e lui farà la differenza. Sono felice per lui, ma questo non deve essere un caso isolato ma la normalità. Mirante? Mi avevano chiesto se c'era un caso portiere, oggi ha risposto lui. Ha fatto due o tre parate fondamentali”. Poi una frecciata a Verdi, l’altro giocatore in rete per il Bologna: “Da Simone, invece, mi aspetto di più. Non sono particolarmente soddisfatto – ha detto Donadoni - perché lui può e deve fare di più. Quando dico che può fare di più vuol dire che chi un giorno lo prenderà, avrà un giocatore straordinario. Questa non è cattiva pubblicità, è solo per dire che la sua potenzialità non è ancora completamente espressa".
Ora cerchiamo convinzione
"Mi piace quando si riesce ad acquisire una convinzione come quella espressa oggi, perché quando mi rendo conto che i miei giocatori non credono pienamente in loro stessi è per me la più grande sconfitta. Quando si interpreta la partita con veemenza, come ad esempio oggi ha fatto Destro, è chiaro che poi si fa la differenza. Quando ci sono mezzi tecnici importanti poi tutto risalta ancora di più. Noi dobbiamo soltanto crederci. Quando ci si trova in queste circostanze si dice anche che le vittorie possono servire per passare bene il Natale, oppure capita che il presidente viene e dice che se si vince c'è un premio in più. Bene, io personalmente mi sento ribollire lo stomaco. Noi non dobbiamo andare alla ricerca di queste cose, ma dobbiamo solo andare alla ricerca di qualcosa dentro noi stessi, quella consapevolezza e quella convinzione che sono fondamentali per andare avanti. E se i giocatori non lo capiscono con le buone glielo farò capire con le cattive".