Dalle differenze tra Montella e Gattuso agli obiettivi stagionali, il centrocampista rossonero ha parlato nel corso di una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport: "Col nuovo allenatore non c’è più confusione. Magari uno vorrebbe essere allenato da Guardiola, ma Gattuso non ha nulla da invidiare ai top. E cambiare nuovamente guida tecnica sarebbe difficile per noi giocatori. Siamo in corsa su tutti e tre i fronti, quindi stiamo rispettando le aspettative"
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Un inizio di stagione da incubo, poi, pian piano, la ripresa. Ultimi risultati positivi per il Milan, che dopo l’avvicendamento in panchina tra Vincenzo Montella e Gennaro Gattuso sembra aver trovato la strada giusta da percorrere. Uno dei giocatori che maggiormente ha beneficiato della cura del nuovo allenatore è Giacomo Bonaventura, che nel corso di una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport ha parlato delle differenze in casa rossonera rispetto all’inizio dell’annata e degli obiettivi stagionali. Non soltanto, Bonaventura ha anche promosso Gattuso, paragonandolo ai migliori allenatori attualmente in circolazione. "Secondo me bisogna avere fiducia in questo Milan – ha detto il centrocampista rossonero -, dopo l’ultimo periodo siamo sulla strada e, anche se non dobbiamo pensare alla classifica, possiamo farcela ad avvicinarci alla vetta. Gattuso? Magari un giocatore vorrebbe essere allenato da Guardiola o da un top allenatore, ma come metodo di lavoro Gattuso non ha nulla da invidiare a nessuno. Lui conosce benissimo l’ambiente e meriterebbe di avere qualche fuoriclasse in più a disposizione. E in ogni caso cambiare nuovamente guida tecnica rappresenterebbe per noi un passo davvero difficile. Negli ultimi anni abbiamo avuto a che fare con tanti, troppi cambi su tutti i fronti…".
Adesso non c’è più confusione. E Gattuso non abbandona nessuno
Spazio poi alle differenze tra i due allenatori che si sono avvicendati in questa stagione, Bonaventura ha chiarito come dopo l’arrivo di Gattuso sia terminata la confusione in casa rossonera. "Con l’arrivo del nuovo allenatore si sono visti dei cambiamenti concreti. Gattuso ci ha dato un modo di lavorare diverso – ha spiegato il centrocampista del Milan -, basato su grande intensità e con pochissime pause. Il livello degli allenamenti si è alzato parecchio. E in più lui ha un carattere forte, oltre ad una grande passione. E’ una persona onesta e ci ha trasmesso una grande voglia di migliorare. Anche chi non gioca è protagonista, Gattuso è molto bravo a motivare chi viene impiegato meno e non abbandona mai nessuno al suo destino, anzi, cerca sempre di recuperarlo. Secondo me l’intuizione più importante è stata la difesa a quattro: finalmente abbiamo un modulo ben preciso sul quale lavorare, adesso possiamo portarlo avanti. Ora la situazione è chiara per tutti, non c’è più confusione. Il mio ruolo in campo? In carriera ho sempre anteposto il bene della squadra agli interessi personali. Il ruolo di mezzala che mi è stato assegnato adesso mi va a genio perché le idee tattiche adesso sono ben precise. Terminata la confusione, terminano anche i problemi. E poi Gattuso esorta noi centrocampisti a cercare il gol, quindi siamo sempre portati a verticalizzare e a cercare le conclusioni, considerando anche il momento non molto felice degli attaccanti. Con Montella? A inizio stagione avrei dovuto lavorare più duramente per recuperare al meglio dall’infortunio della passata stagione, ma dopo poche settimane di lavoro è subito iniziata l’Europa League. Sono stato subito utilizzato a tempo pieno e questo non mi ha permesso di rendere al meglio. La rabbia nell’ultima partita di Montella al momento del cambio? Non mi era mai successo prima, ma quando non sei al 100% subentra un po’ di frustrazione".
In corsa su tutti e tre i fronti
In chiusura Bonaventura ha parlato degli obiettivi stagionali, soffermandosi anche sul prossimo doppio impegno tra campionato e Coppa Italia contro la Lazio. "Ora non dobbiamo più pensare al passato, ci aspettano due mesi fondamentali che possono e devono determinare il nostro futuro in campionato, in Coppa Italia e in Europa League. Ricordiamoci che il Milan è in corsa su tutti e tre i fronti, quindi sta rispettando le aspettative. Le prossime sfide con la Lazio? Saranno di sicuro un banco di prova importante, la Lazio è una squadra forte ed in gran forma. Possono lottare per il vertice in ogni competizione – ha concluso Bonaventura -, in difesa sono molto solidi ed è una dote che a lungo andare in Serie A paga. Ma sono eccezionali anche in attacco e non dipendono da Immobile: lo hanno dimostrato contro il Chievo, quando hanno dilagato proprio appena hanno dovuto fare a meno del loro attaccante titolare".