Continua l'astinenza di vittorie per l'Inter, i nerazzurri non vanno oltre il pareggio nella sfida contro la Spal, venendo raggiunti nel finale da Paloschi. Deluso e amareggiato nel post partita Luciano Spalletti
Una beffa atroce, un pareggio giunto proprio all’ultimo respiro che condanna l’Inter a rimandare nuovamente l’appuntamento con la vittoria. Un successo che, per i nerazzurri, manca dal lontano 3 dicembre, dal 5-0 rifilato al Chievo a San Siro. Dopodiché solo pareggi e sconfitte per gli uomini di Spalletti, costretti ad accontentarsi di un punto anche in questo ventiduesimo turno. Il gol di Paloschi vanifica il vantaggio dei nerazzurri, arrivato peraltro con un autogol di Vicari.
Spalletti: "C'è fastidio e amarezza"
Un pari che non va giù a Spalletti, apparso alquanto deluso nel post partita ai microfoni di Sky Sport: "C’è fastidio e amarezza, una partita difficile da sbloccare. Ci sono capitate occasioni per raddoppiare, nel gioco di squadra non abbiamo avuto fluidità e qualità di sapere da che parte andare. Abbiamo palleggiato in maniera lenta, quando si è creata una partita più fisica abbiamo perso molti duelli e non siamo stati al loro livello. Manca qualcosa di tutto quando si hanno questi risultati, a volte facciamo bene tutto e in altri sbagliamo tutto. Ogni tanto ci perdiamo, abbassiamo il livello di qualità e diventa difficile se gli altri sono un po’ più fortunati. Candreva? Non ha difficoltà, abbiamo una rosa di venti giocatori e alcuni vanno sostituiti. E’ uscito per far posto ad un giocatore che avesse più confidenza con il gol, potevo sostituire un altro ma è toccato a Candreva".
"Pastore? Non faccio nomi"
Stuzzicato sul mercato, Spalletti non si sbottona: "Pastore? Questo è un discorso di nomi che dovete fare voi, io mi concentro sulla squadra. Io faccio i nomi dei miei giocatori, sono quelli che mi hanno portato qui e sono quelli che devono portarci in fondo. Ci vuole il lavoro sporco, insudiciarsi le mani tutti i giorni e bisogna farlo tutti, contro la Spal ci è mancata la lotta. Icardi? Lui fa delle scelte, poi se non gliela mettiamo sulla scelta che ha fatto o non ci va a buon fine quella che è la volontà di servirlo capita che scompaia dal gioco. Lui riesce a fare più cose quando sta bene, poi ci sono delle partite in cui le cose non gli riescono e questo dipende da lui e dalla squadra".