Galliani: "Dopo Istanbul chiusi Gattuso nella sala trofei, voleva andare via per troppo amore verso il Milan"

Serie A
L'ex amministratore delegato del Milan Galliani, foto Ansa

Adriano Galliani ha rispolverato alcuni aneddoti della sua avventura al Milan, svelando di aver chiuso una volta Gattuso nella sala trofei per constringerlo a rimanere in maglia rossonera

Non ricopre più la carica di amministratore delegato del Milan, ma Adriano Galliani continua a custodire dentro di sé ricordi indelebili legati alla sua avventura rossonera. Trofei, vittorie e aneddoti impossibili da cancellare, dal momento che hanno caratterizzato buona parte della propria vita. Proprio alcuni di questi ricordi Galliani li ha tirati fuori nel corso di un’intervista rilasciata a La 7, soffermandosi sulla vittoria della Champions ad Atene, la gara più sofferta dell’intera carriera: "Era il 2007, vinciamo 2-0, il Liverpool fa un goal e noi rischiamo il pareggio negli ultimi minuti e pensavo che fosse il remake di due anni prima a Istanbul". Non manca poi anche una divagazione su Barbara Berlusconi: "Il rapporto è stato difficile, non posso mentire", mentre sul giocatore più forte che abbia mai vestito la maglia del Milan, Galliani non ha dubbi: "E’ Marco Van Basten".

Gattuso chiuso nello spogliatoio

Un aneddoto curioso riguarda anche l’attuale allenatore del Milan Gennaro Gattuso, chiuso nella sala trofei del Milan dallo stesso Galliani per un motivo abbastanza particolare: "L’ho chiuso dentro veramente. Voleva andare via per eccesso di amore verso il Milan. Gattuso non riusciva a superare il dolore della sconfitta di Istanbul e pensava che andando via, non indossando più quella maglia il dolore sarebbe passato prima che giocando con la maglia rossonera. In quel periodo ho sofferto anch’io e non ho dormito per mesi dopo Istanbul. Ho detto a Rino: ‘Vedrai che un giorno capiterà che avremo la rivincita e vinceremo la Champions, magari, con lo stesso Liverpool’. Due anni dopo ritroviamo in finale il Liverpool e vinciamo la Champions".

Il Milan sposa Puma

Cambio d'abito per il Milan: Adidas lascia il club rossonero, che dal 1° luglio 2018 vestirà Puma. Le parole di Bjorn Gulden, Amministratore delegato di Puma: "Siamo molto orgogliosi di legarci a una delle squadre di maggior successo con un ampio seguito in tutto il mondo, la sua è una delle maglie più iconiche di questo sport. Inoltre, i fan del Milan mostrano il vero spirito del calcio e la nuova proprietà ha un piano ambizioso". Marco Fassone, Amministratore delegato del Milan, aggiunge: "Con Puma condividiamo gli stessi valori, siamo particolarmente soddisfatti di aver potuto dare l'annuncio di questa nuova partnership. Speriamo di tagliare insieme nuovi e straordinari traguardi nei prossimi anni, fuori e dentro il campo". "La mission di PUMA, espressa in maniera inequivocabile nel posizionamento del brand con il claim 'FOREVER FASTER' rappresenta il perfetto connubio con le nostre ambizioni, siamo orgogliosi dell'accordo siglato", ha evidenziato infine Lorenzo Giorgetti, Chief Commercial Officer del Milan, "E' senza dubbio il partner ideale con il quale affrontare le prossime stagioni".