Cagliari-Lazio, furia Inzaghi per utilizzo Var. Ma per i vertici arbitrali l'interpretazione è corretta
Serie ADopo Cagliari-Lazio parole polemiche di Simone Inzaghi legate a una presunta disparità di trattamento nell'utilizzo Var sui due episodi da rigore della sfida della Sardegna Arena. Ma secondo i vertici arbitrali l'interpretazione è stata corretta
Sempre più in alto: non è un vecchio slogan pubblicitario ma quello attuale del Var. Sempre più in alto l'asticella dell'intervento (falli di mano a parte, ma questa è un'altra storia...), sempre più "chiaro ed evidente" l'errore affinché si possa correggere (anzi invitare a correggersi) l'arbitro in campo, sempre meno le interruzioni. Sempre tante le polemiche, però. Le ultime - in ordine di tempo ma non di squadra - quelle di Inzaghi per la disparità di trattamento in Cagliari-Lazio. Immobile giù: nessun rigore e nessun intervento (arbitro Guida, Var Gavillucci); Pavoletti giù, il Var richiama Guida e arriva il video-rigore per il Cagliari. Eppure, il responsabile degli arbitri Rizzoli pare abbia approvato la scelta. Non del campo, ma della cabina Var: per i vertici arbitrali le due situazioni sono abbastanza differenti da giustificare i differenti trattamenti. Nel primo caso in pratica l'impressione avuta sul campo da Guida, cioè Immobile che subisce un contrasto in velocità e cade sulla corsa senza un fallo evidente, può essere "supportata", mentre nel secondo l'arbitro di Torre Annunziata vede male perché ravvisa una protezione del pallone attraverso una legittima presa di posizione quando invece Luiz Felipe va proprio contro Pavoletti: quindi errore chiaro e quindi intervento Var.
Resta da capire l'esatta valutazione data a Cagliari sul primo episodio: analizzando a lungo le immagini infatti si capisce che il vero intervento falloso non è quello di Barella, che stringe Immobile da destra, ma di Ceppitelli, che lo contrasta da sinistra toccandolo con la gamba destra sulla destra di Immobile, mandandolo a sua volta a finire sull'altro avversario. Forse il Var Gavillucci si è concentrato sull'entrata proprio di Barella, non palesemente fallosa, oppure anche il contatto con Ceppitelli è stato ritenuto non tale da giustificare una revisione. Sempre considerando l'asticella tenuta così in alto, come ormai si chiede. Il parametro per l'intervento Var che è stato fornito, per capirci, deve essere quello tipo Tottenham-Juve con il palese fallo di Vertonghen su Douglas Costa o, per rimanere agli episodi recenti in Italia, Ranocchia su Cataldi in Inter-Benevento. Per meno di cosi (vedasi anche i due episodi di Lazio-Juventus), vietato disturbare.