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Benevento, è super Diabaté: "Non ho finito di segnare, chiamatemi il Mostro. Futuro? Voglio ancora l'Italia"

Serie A
Cheick Diabate, attaccante del Benevento (getty)

L'attaccante del Benevento si racconta: "In Francia mi chiamano mostro, il mio idolo era Ronaldo. Tre doppiette consecutive? Sento la fiducia di tutti e non è finita qui". Sul futuro: "Vorrei restare in Italia, si vedrà"

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DIABATE, IL GIGANTE BUONO DI BENEVENTO

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Tre doppiette consecutive, 6 gol in 7 partite: Cheick Diabate sta vivendo il suo momento magico. Un gol 41 minuti in campionato per l’attaccante del Benevento, diventato in poche settimane uno dei grandi personaggi e protagonisti della nostra Serie A. “In Francia ci sono delle persone che mi apprezzano molto e che mi chiamano ‘il mostro’, ma potete darmi il soprannome che volete, non c’è problema per me”, ha raccontato il centravanti del Mali in esclusiva a Sky Sport. “Quando ero piccolo il mio idolo era Ronaldo. Sono una persona in pace con tutti, mi piace considerare tutti come fossero la mia famiglia. Sono timido nella vita, ma quando sono in campo mi viene naturale danzare, saltare. Qui a Benevento la gente ama molto il calcio, siccome fanno di tutto per supportarci noi dobbiamo dare tutto per ringraziarli”.

"Non è finita qui. L'anno prossimo vorrei restare in Italia"

6 gol nelle ultime tre settimane per Diabate, capace di rifilare una doppietta a Hellas Verona, Juventus e Sassuolo: “Sento la fiducia dei compagni e dell’allenatore - ha continuato il classe 1988 -contro il Sassuolo De Zerbi voleva sostituirmi, ma io avevo così tanta voglia di voler giocare ancora. Sapevo che potevo fare ancora di più. Gli ho detto ‘voglio continuare’, lui ha capito e mi ha lasciato in campo. È stato molto carino da parte sua e poi ho segnato: è andata bene”. E l’ex Bordeaux non vuole fermarsi per nessun motivo: “Fate passare questo messaggio da parte mia: non è finita qui. I tifosi possono venire a vederci e saranno contenti, perché non ho finito di segnare”. Sul futuro, infine: “L’anno prossimo vorrei continuare a giocare in Italia, poi non so proprio dove andrò, altrimenti ve lo direi. Al momento la cosa più importante è comunque il Benevento, penso solo a lottare per questa squadra poi si vedrà”, ha concluso.