I nerazzurri vincono col brivido e mantengono un punto di ritardo in classifica dalle due romane. Dopo un primo tempo equilibrato, con qualche occasione in più per i padroni di casa, la squadra di Spalletti firma un decisivo uno-due a inizio ripresa con i gol di Icardi e Perisic. Stepinski la riapre al 90' e all'ultimo secondo il Chievo sfiora il pari, ma non basta a evitare il ko
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CHIEVO-INTER 1-2
52' Icardi (I), 61' Perisic (I), 90' Stepinski (C)
Chievo (4-4-2): Sorrentino; Cacciatore, Bani, Tomovic, Jaroszynski (60' Castro); Hetemaj, Rigoni, Radovanovic, Giaccherini (67' Birsa); Inglese, Pucciarelli (83' Stepinski).
Inter (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, D'Ambrosio; Borja Valero (77' Vecino), Brozovic; Karamoh (67' Santon), Rafinha, Perisic (89' Candreva); Icardi.
Contiene, poi colpisce, infine soffre. Tre modi di interpretare la partita all’interno degli stessi 90 minuti, ma sufficienti per tenere più vivo che mai l’obiettivo Champions. L’Inter esce con i tre punti dal Bentegodi e lascia nei guai il Chievo, ora con due lunghezze di vantaggio dal terz’ultimo posto occupato dalla SPAL. I nerazzurri subiscono la vivacità dei padroni di casa nella prima frazione di gioco, con Handanovic impegnato in almeno tre occasioni, oltre al palo colpito da Pucciarelli. Nella ripresa invece la squadra di Spalletti inizia a macinare di gioco e nel giro di nove minuti chiude la pratica. Apre le marcature Icardi, 26 in stagione, che non sbaglia sull’assist confezionato da D’Ambrosio, e poi ci pensa Perisic a mettere in cassaforte la vittoria al termine di una splendida azione corale. Da quel momento l’Inter prende il controllo della gara, ma rischia di sprecare tutto nel finale quando il neo entrato Stepinski riporta in partita i gialloblù. Il forcing finale non porta al pareggio e permette quindi ai nerazzurri di dare continuità al bel successo contro il Cagliari e a restare a -1 dall’accoppiata romana al terzo e quarto posto.
Chievo molto pericoloso nel primo tempo
L’incontro parte subito con delle novità nelle formazioni. Spalletti conferma il 4-2-3-1 e anche Karamoh sull’esterno di destra, con Rafinha e Perisic a completare il tridente alle spalle di Icardi. Borja Valero affianca Brozovic, con Vecino che resta in panchina, mentre in difesa giocano i soliti quattro: Cancelo, Skriniar, Miranda, D’Ambrosio. La sorpresa in casa Chievo si chiama invece Manuel Pucciarelli, preferito a Stepinski come partner di Inglese. In mezzo al campo Giaccherini e Hetemaj agiscono più larghi rispetto alla coppia Radovanovic-Rigoni. Sulla retroguardia promosso ancora il giovane Bani al fianco di Tomovic, con Cacciatore e Jaroszynski sulle corsie laterali. La squadra di Maran trova il giusto approccio alla partita e fa subito capire all'Inter che servirà sudare tanto per portare via i tre punti. La prima occasione della gara è comunque dei nerazzurri, con la punizione di Cancelo che termina vicina al palo. Il legno lo colpisce in pieno invece Pucciarelli con una botta da fuori area, con Handanovic che può solo osservare e sperare. Il Chievo continua a giocare bene e chiama al primo intervento della partita il portiere sloveno su un bellissimo destro di Giaccherini. L'Inter risponde a metà primo tempo: il giovane Karamoh strozza un po' la conclusione e la palla scivola lentamente fuori di un niente. L'occasione prodotta sembra dar fiducia agli uomini di Spalletti, ma sono imprevedibili e troppo lenti nella costruzione del manovra. Molto più efficaci le azioni dei padroni di casa che si rendono nuovamente pericolosi con il mancino rasoterra di Cacciatore, bloccato in due tempi da Handanovic. Ancora il numero uno protagonista a un minuto dal duplice fischio dell'arbitro, quando respinge con un bel riflesso il tentativo mancino di Pucciarelli al termine di una bella ripartenza.
Uno-due Inter con Icardi e Perisic. VAR protagonista
Il Chievo rientra in campo di nuovo con una grande energia, ma è l'Inter a trovare il gol del vantaggio al 52'. Rafinha apparecchia la conclusione da fuori area di Brozovic, Sorrentino salva in tuffo ma sulla ribattuta si fionda D'Ambrosio e serve Icardi solo in mezzo che trasforma il passaggio in rete. L'assistente alza la bandierina e il direttore di gara annulla in un primo momento per fuorigioco. La VAR però lo avvisa che la posizione del terzino è buona e allora decide di convalidare la rete. Il gol galvanizza i nerazzurri che, passata l'ora di gioco, segnano anche il raddoppio. Bellissima la triangolazione tra Karamoh, Rafinha e Perisic chiusa dalla finalizzazione con l'interno mancino del croato, all'11° centro stagionale. Le prime mosse dalla panchina di Maran sono Castro e Birsa, a lasciar loro il posto Jaroszynski e Giaccherini. Spalletti invece concede un po' di riposo a Karamoh e inserisce Santon, poi tocca a Borja Valero uscire per dare spazio a Vecino.
La riapre Stepinski
Il Chievo prova a dare segnali di reazione con un destro dalla distanza di Rigoni, deviato pericolosamente in calcio d'angolo. L'Inter ora ha più corridoi di gioco a disposizione e prova ad approfittarne con la ripartenza di Rafinha, il cui mancino è sventato in corner da Sorrentino. L'allenatore dei gialloblù si gioca l'ultima carta, Stepinski, ed è proprio l'attaccante polacco a riaccendere le speranze dei padroni di casa allo scoccare del 90'. Bravo Castro a rubare palla sulla trequarti a Cancelo e a servire in profondità il compagno appena entrato e altrettanto bravo il numero 9 a incrociare sul secondo palo. Il Chievo ritrova le forze per l'ultimo assalto e a dieci secondi dal termine dei cinque minuti di recupero va a un passo dal pari, con Tomovic che si allunga sulla spizzata di un suo compagno (posizione da valutare) ma non riesce a spingere il pallone in rete. L'Inter soffre nel finale, ma porta a casa un altro preziosissimo successo in chiave Champions. Settimana prossima la sfida alla Juventus.