Sarri dopo Juve-Napoli: "Soddisfazione per un popolo. Napoli nel cuore, mio futuro non dipende da risultati"

Serie A

L’allenatore del Napoli ha commentato così la vittoria ottenuta all’Allianz Stadium: “Alla fine cambia poco, perché sono ancora davanti. La mia permanenza non ha nulla a che vedere con tutto questo”

Il successo sulla Juventus potrebbe rimanere uno dei più grandi capolavori di Maurizio Sarri, da quando è alla guida del Napoli. Una vittoria impreziosita dall’aver ridotto le distanze in vetta alla classifica, perché le squadre adesso sono separate da un solo punto a quattro giornate dalla fine del campionato. Ma l’allenatore, intervistato da Sky Sport, ha preferito rimarcare il valore dell’impresa per i napoletani: “A noi interessa soltanto aver dato questa soddisfazione per i nostri tifosi, sappiamo che è speciale e ci tengono tantissimo, erano in migliaia alla partenza. È una soddisfazione anche per noi che vinciamo in uno degli stadi più difficili d’Europa. Ora dobbiamo preparare un’altra partita impegnativa perché con la Fiorentina non ho mai vinto da quando sono a Napoli”. Vinta una partita importante, dunque, ma che sostanzialmente lascia tutto invariato: “Alla fine cambia poco, perché sono ancora davanti. La mia permanenza non ha nulla a che vedere con tutto questo, i ragazzi erano felici ed è difficile da spiegare a qualcuno che non ha vissuto l’atmosfera della partenza. Abbiamo dato una soddisfazione ad un popolo, perché Napoli è l’unica grande città che ha una sola squadra. Non facciamo altri voli, perché comunque la Juventus ha ancora tutto nelle proprie mani. La loro forza sotto ogni punto di vista è straripante”.

Lettura della gara

L’allenatore ha analizzato la gara, spiegando i cambi fatti durante la sfida: “Non era un discorso di risultato, era un qualcosa che potevamo fare se loro proseguivano sulla falsariga del primo tempo, poi cambiando modulo e giocando con più centrocampisti non mi sembrava più il caso. La squadra aveva in mano la partita e rischiavamo di perderla a quel punto, perché loro sono dei fenomeni e fanno ripartenze di grande livello. Inoltre, i bianconeri concedono pochissimo e questo rende più complesso la valutazione della nostra pericolosità offensiva”. Ma come si mantiene la concentrazione in una settimana, dopo una vittoria di questo tipo? “È più facile che si faccia qualche allenamento più duro o che ci sia qualche rimprovero in più, per mantenere un certo equilibrio con un ambiente così”. I tre punti sono arrivati su calcio d’angolo, e Sarri da sempre lavora sulle palle inattive. “Mi dicevano sempre che non sarei riuscito a far fare tanti gol andando avanti nelle categorie, ma il calcio è uguale sempre e comunque: cambia soltanto il tasso tecnico” ha concluso.

"Il mio futuro non dipende dai risultati. Napoli è e resterà sempre la mia squadra del cuore"

In conferenza stampa, infine, Sarri è tornato sul suo futuro, regalando una vera e propria dichiarazione d'amore al suo club: "Non ho mai detto che le mie decisioni, che prenderò assieme al presidente De Laurentiis, saranno un seguito dei risultati. Ho sempre detto, invece, che saranno un'analisi di me stesso e delle mie motivazioni. Andrò avanti se potrò continuare a dare sempre il 101% in questo ambiente perché per me Napoli è una realtà stancante. Sento molto la responsabilità di dare soddisfazioni a questo popolo. Il Napoli sarà sempre la mia squadra del cuore. Quando smetterò, a chi mi chiederà chi hai allenato risponderò subito il Napoli, indipendentemente dalle squadre che potrò allenare nel futuro"