Intervistato da Radio Kiss Kiss, il difensore del Napoli ha espresso tutta la sua delusione per essere stato escluso da quella che sarebbe stata la sua ultima partita in azzurro: "Ci tenevo, peccato. Con Sarri non ho mai avuto un ottimo rapporto, anche se come allenatore resta da 10. Lo scudetto? In altri campionati avremmo vinto noi"
SARRI, QUALE FUTURO: "SE VADO VIA MEGLIO L'ESTERO"
Dopo dieci anni di gioie (tante) e dolori (qualcuno) è finita la storia tra il Napoli e Christian Maggio, che prima e dopo la partita contro il Crotone ha salutato i propri tifosi in un abbraccio commovente. Appunto, prima e dopo. Perché durante non gli è stato possibile, a causa della decisione di Sarri di non concedergli nemmeno un minuto in campo in quella che si sapeva sarebbe stata la sua ultima partita in azzurro: "Ieri sono rimasto un po' deluso, non posso negarlo perché ci tenevo a chiudere questo ciclo mio nel miglior modo possibile. E' stata una giornata difficile ma mi resterà sempre nel cuore. Noi viviamo di emozioni, ma ho visto mio figlio e mia moglie felici e questo è il più bel regalo che i tifosi azzurri potessero farmi. Sarri? Con lui non ho avuto un grandissimo rapporto, ma di qualita' il voto e' 10. In tre anni si e' visto. Se rimarra' spero che possa fare bene".
Tutt'altra cosa, invece, il rapporto che Maggio ha costruito con i suoi precedenti allenatori in azzurro, Mazzarri e Benitez: "Mazzarri valorizzava le mie doti fisiche, con lui sia alla Samp che al Napoli ho fatto anni importanti. Anche Benitez e' un allenatore importante, una persona molto colta che riusciva a mettere tutti in riga i calciatori". Proprio con loro sono arrivati i tre successi in azzurro, le due Coppa Italia e la Supercoppa Italiana, i ricordi più belli del terzino: "Mi sono passate per la testa tantissime cose, tutto quello che ho fatto e ho ricevuto in questi dieci anni. La vita va avanti, si cresce, bisogna guardare il futuro. I tifosi sono stati unici, mi hanno regalato questa giornata indimenticabile". Unico, grandissimo rammarico, quello ovviamente dello scudetto appena perso contro la Juventus nonostante l'incredibile campionato: "Negli altri campionati - dice - si fanno 80-85 punti e si vince. Siamo entrati nella storia come record del Napoli, ma arrivare secondi con 91 punti fa male. Dopo la vittoria di Torino eravamo molto fiduciosi di portare a casa lo scudetto. Non so quanto poi abbia inciso Inter-Juventus... Ma è normale che giocando il giorno dopo inconsciamente contro la Fiorentina siamo stati meno sereni. Noi ci avevamo davvero creduto".