Il brasiliano a margine della conferenza stampa di presentazione della partnership con Hankook: "Tante emozioni nelle prime tre gare, ma dobbiamo migliorare l'approccio alle partite. Indimenticabile la sconfitta dello scorso anno contro la Fiorentina, ora vogliamo la rivincita. Futuro? Spero di restare a lungo, Napoli per me è un punto d'arrivo. Ma per restare nella storia dobbiamo vincere qualcosa"
È difficile rispondere, cerco di pensare sempre anno per anno. Ma ormai sto qui da più di tre anni, non penso ad andarmene e ho rinnovato da poco. Spero di restare qui ancora per altri anni, il più a lungo possibile. Voglio dare ancora il mio contributo al Napoli, sento che anche la società è felice di quello che sto facendo. Spero di rispettare il mio contratto e, magari, di allungarlo ancora di più. Per entrare nella storia di questo club bisogna vincere qualcosa. Napoli è un punto d'arrivo per me, è una società forte che da anni è in crescita. Arrivare in questo club non è facile, ho raggiunto il punto più alto della mia carriera e spero di migliorare ancora.
Abbiamo sempre i nostri attaccanti che possono darci una mano, ma è chiaro che con il centrocampo a 2 dobbiamo stare un po' più attenti. Ma un giocatore deve essere sempre pronto, in questo gruppo stiamo lavorando per giocare in entrambi i modi. Io regista? Voglio stare in campo, voglio giocare. Ma in quella posizione abbiamo già altri calciatori importanti, siamo coperti bene.
Non ci piace molto, sono tanti gol subiti. Ma in queste due settimane abbiamo lavorato tanto, per cercare di evitare determinati errori. Speriamo di ritornare già da sabato la squadra compatta che eravamo lo scorso anno.
Non devo presentarlo io, è un allenatore che ha vinto ovunque. Stiamo cercando di imparare velocemente quello che vuole, non è facile cambiare dopo tre anni.
I tifosi sono sempre stati il nostro 12° giocatore, contro il Milan ci hanno dato una spinta importante. Lo stadio non era pieno, ma il San Paolo era bello accogliente. Di queste cose non ne parliamo nello spogliatoio, sono cose che riguardano la società. Noi pensiamo a fare il nostro lavoro sul campo, ma speriamo che i nostri tifosi ci aiutino in tutta la stagione.
Negli ultimi tre anni abbiamo migliorato sempre qualcosa, siamo cresciuti. Lo scorso anno abbiamo sbagliato pochissimo, ma questo poco l'abbiamo pagato a caro prezzo. Sono errori che devono farci pensare, perché il campionato è molto difficile e ogni gara è come una finale. Dobbiamo pensare sempre che sabato avremo una finale da giocare e a fare il nostro meglio in campo. C'è voglia di rivincita dopo la sconfitta dello scorso anno, anche se quella è una gara difficile da dimenticare. Venivamo dalla vittoria con la Juventus, potevamo vincere lo scudetto. Ma sono cose che ti fanno crescere. Simeone? Seguiremo tutta la Fiorentina, non solo lui. Cercheremo di fare una grande partita e di portare a casa questi tre punti importanti.
Queste due settimane sono servite, abbiamo cercato di vedere dove abbiamo sbagliato e gli errori che abbiamo commesso. Sabato abbiamo bisogno di una grande partita, non c'è più margine d'errore.
Per me è difficile rispondere, quest'anno ho iniziato bene e anche lo scorso anno ho fatto una stagione positiva. Anche io spesso mi chiedo cosa mi manca per far parte del Brasile, cerco solo di dare ancor di più per provare a essere presente nelle prossime convocazioni.
In queste giornate non sono mancate le emozioni, nelle prime due sono state positive. Ma abbiamo sbagliato l'approccio alle partite, dovremo migliorare e iniziare le gare con maggior cattiveria. Speriamo di non commettere più questi errori, già a partire dalla gara di sabato.