Luca Pellegrini, chi è il nuovo talento della Roma: dal no al Liverpool all'esordio in A

Serie A

Francesco Pietrella

Luca Pellegrini ha esordito in Serie A con un assist (Lapresse)

Il Reading si presentò a Trigoria con una sfilza di DVD pieni di dati, i Reds ci hanno provato fino all'ultimo. Ma i giallorossi l'hanno blindato fino al 2022 facendolo esordire anche in Serie A: dai palleggi con Conti all'intuizione di Muzzi, tutto sul giovane Luca Pellegrini

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Roberto Muzzi lo intuì prima di tutti: “Luca, ti farò diventare il miglior terzino d’Italia". E il ragazzo, un po’ dubbioso, rispose che in realtà giocava in avanti, come esterno d’attacco alla Gareth Bale. “Tranquillo, gioca lì e vedrai". Le raccomandazioni di un papà, il guizzo dell’esperto, l'intuizione vincente oggi ripagata. Perché mercoledì sera, all’Olimpico e contro il Frosinone, Luca Pellegrini ha esordito in Serie A con la maglia della Roma. Prima presenza e primo assist tra l’altro, dopo qualche minuto ha fatto quello che sa fare meglio: corsa lungolinea sulla fascia sinistra, dribbling "di fisico" sul difensore e palla in mezzo. Gol di Kolarov 4-0 della Roma, tutti abbracciano Luca. 

Pellegrini sorride e ripensa al giorno in cui Muzzi lo schierò terzino per la prima volta: "galeotto" fu un torneo, decisivo l'infortunio di un compagno: "Pellegrini, numero 3. Grazie". Dopo un paio di panchine con i grandi e due gravi stop (rottura del legamento crociato e frattura della rotula, tutti nell'ultima stagione), Luca corona il sogno di papà Mauro, calciatore pure lui, ex difensore ai tempi della Primavera del Napoli, quella di Diego. Oggi fa lo scout, segue la sua passione per il calcio, ieri era all’Olimpico come sempre e si è commosso. Il suo telefono è andato in tilt in appena tre minuti, pieno di messaggi di congratulazioni. Suo figlio oggi gioca in Serie A, superò il provino con la Roma proprio il giorno del suo compleanno. Forse era destino. O forse è "soltanto" merito di Roberto Muzzi.

Pellegrini ha fornito un assist a Kolarov

 

Chi è Pellegrini, dal nuoto a Mino Raiola

In tanti, dopo l’esordio, l’avranno cercato su Google raccogliendo più o meno le stesse informazioni: terzino sinistro, classe ’99, contratto rinnovato di recente fino al 2022. Squadra del cuore scontata: AS Roma. E un passato da nuotatore prima di scoprire il fascino degli scarpini. Infine, Mino Raiola come agente. Già, proprio lui, quello di Ibra, Pogba e Balotelli. Quello che anni fa, quando Luca era ancora un ragazzino promettente, incontrò lui e suo padre in un hotel per fare il punto della situazione. Conoscerlo meglio. Un incontro simile a quello descritto da Ibra nei suoi aneddoti, tra ammirazione e stupore, adrenalina e curiosità. E alla fine, Raiola fu. Stretta di mano e intesa, oggi sono ancora insieme. Luca vince tutto nelle giovanili (Giovanissimi e Allievi Nazionali con mister Coppitelli, poi la Primavera con De Rossi senior). Unico giocatore, insieme a Mirko Antonucci, ad aver vinto tre finali giovanili consecutive con la stessa maglia. Record. Tutto iniziò sul campo della Tor Tre Teste, con un po' di palleggi insieme a Bruno Conti. "Tu, sei bravo…". Il provino fila liscio e Luca firma per la Roma, non lasciandola più. 

Ad Aprile 2018 ha firmato il rinnovo fino al 2022

 

Quando il Reading si presentò con dei DVD...

Parola chiave: calciomercato. Perché quando sei bravo, impressioni in Primavera e il tuo agente è Mino Raiola, qualche richiesta arriva. Curiosa la prima, nel 2015: nessuno squadrone, bensì… il Reading,. Sapevano tutto eh. Proprio tutto. Gli inglesi si presentarono a Trigoria con una sfilza di DVD e una serie di dati: passaggi, assist, minuti giocati, migliori azioni. Dettagliatissimi, ma Luca ringrazia e dice "no". Non saranno gli ultimi però - e non sarà il primo rifiuto - perché si presenteranno anche Manchester City, AZ e Liverpool. Pellegrini è il più richiesto ma la Roma lo blinda, evitando un altro caso Scamacca . E pensare che Luca sarebbe potuto andar via già a 14 anni, Juve e Fiorentina avevano strizzato l'occhio, ma Bruno Conti bloccò tutto. Luca non si muove. E non si muoverà nemmeno negli anni successivi, quando il Liverpool bussa più volte a una porta rimasta sempre chiusa, serrata, per volontà di tutti. Rinnovo fino al 2022 e segnale chiaro: la Roma ci punta. Lui ha superato due gravi infortuni e oggi sorride, mettendo il primo mattone della sua carriera. E ripensando a quei palleggi "rubati" insieme a Bruno Conti, nel giorno del compleanno di papà, prima del provino con la Roma. Evidentemente doveva andare bene.