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Sassuolo, Boateng: "Se segno contro il Milan non esulto: è la mia squadra del cuore"

Serie A

Il ghanese, reinventato attaccante da De Zerbi, ha parlato della sua esperienza col Sassuolo: “Volevo tornare in Italia per avvicinarmi a Milano, dove andrò a vivere quando smetterò. Ma non sono rinato, perché non sono mai morto”

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Cinque presenze in campionato, già tre reti segnate. E il Sassuolo è sorprendentemente terzo in classifica, dopo le prime sei giornate. Se la mano di Roberto De Zerbi è chiaramente visibile nel gioco e nella mentalità della squadra, non è da meno l’impatto avuto da Kevin-Prince Boateng sui neroverdi, di cui è il miglior marcatore nel ruolo di centravanti disegnatogli dall’allenatore. “Mi ha ordinato di raggiungerlo in Italia. Io volevo tornare, per avvicinarmi a Milano dove andrò a vivere con Melissa Satta (la moglie, ndr) e nostro figlio Maddox quando non giocherò più” ha spiegato il giocatore, in un’intervista concessa a Sport Week. Domenica sarà una sfida contro il suo passato: si giocherà Sassuolo-Milan al Mapei Stadium. “Resta ancora la mia squadra del cuore – ha confessato il ghanese – quindi se segno non esulto. Ho ancora molto rispetto per quei colori”.

Guida per i giovani

Boateng è tornato ad essere determinante, ma non vuole parlare di rinascita. Tra buoni propositi, presenti e futuri. “Non sono mai morto, quindi non sono rinato. Qui ho meno gente che mi fischia se gioco male. I primi soldi guadagnati mi hanno fatto fare scelte sbagliare, per questo motivo aiuterò i calciatori più giovani quando mi sarò ritirato, cosicché non commettano i miei stessi errori” ha detto l’attaccante del Sassuolo.