Spal-Sassuolo, De Zerbi: "Il terzo posto non fa paura. Ma i giocatori non devono sentirsi arrivati"
Serie AIl Sassuolo vince anche a Ferrara e ora sogna: 2-0 alla Spal grazie ad Adjapong e Matri, la squadra di De Zerbi è terza in classifica. "Ho una squadra di altissima qualità. Abbiamo tanto entusiasmo, ma piano con i paragoni: ci serve anche l'esperienza. Matri? Strepitoso"
SASSUOLO SHOW, 2-0 ALLA SPAL: DE ZERBI TERZO. GOL E HIGHLIGHTS
Il Sassuolo non si ferma più e vince anche contro la Spal. La squadra di De Zerbi è ora da sola al terzo posto in classifica, dietro Juventus e Napoli che si affronteranno sabato all'Allianz Stadium. A Ferrara, nonostante il turnover, i neroverdi si impongono grazie alle reti di Adjapong e Matri: una prova convincente, commentata così dall'allenatore ai microfoni di Sky Sport: "Stiamo raccogliendo quello che abbiamo seminato e meritato in queste sei partite. Per noi essere al terzo posto non è la normalità, per questo dico che non voglio pressione. Dobbiamo giocare liberi di testa - ha detto - con cattiveria sì ma per divertirci". De Zerbi ha lasciato fuori gente come Berardi e Di Francesco, ma la squadra non ne ha risentito: "Innanzitutto devo ringraziare la società che mi ha messo a disposizione una squadra fatta da 21/22 elementi di altissima qualità ed è giusto ringraziarla con i fatti. Ogni tanto è giusto cambiare, ma non tanto per la partita di domenica ma perché la partita richiedeva le caratteristiche di Boga e Djuricic: hanno diverse qualità, ma sono forti come chi ho lasciato fuori. Djuricic un mio pallino? Dovrebbe esserlo di tutti quelli che amano il calcio, oggi mi sono arrabbiato con lui quando ha sbagliato il gol. Non per il gol in sé, ma perché deve lasciar perdere il fumo e pensare all'arrosto".
L'elogio a Matri e il paragone con l'Atalanta
Un grande elogio da parte di De Zerbi arriva anche a Matri, entrato all'86' e autore del raddoppio: "Lui è stato la ciliegina sulla torta. Un ragazzo strepitoso che si è sempre allenato con il sorriso anche se non ha mai giocato. Se entra con questo spirito, vuol dire che come gruppo ci siamo. La mia corsa per abbracciarlo insieme a tutta la squadra? Io credo - ha ammesso - che prima della tecnica, della tattica e delle qualità, ci sia il rispetto reciproco e il rapporto tra i giocatori, il gruppo: questo è il segreto, altri non ce ne sono". De Zerbi torna poi sulla posizione in classifica: "Essere terzi non mi preoccupa, la posizione non mi fa paura. Temo la testa dei giocatori - ha ammesso - perché se guardano la classifica con voglia e con l'intenzione di non fermarsi di fronte ai complimenti, allora possono anche guardarla tutte le sere. Se invece si sentono arrivati, allora in quel caso mi preoccuperei". Per questo, quando gli viene chiesto se il Sassuolo può essere la nuova Atalanta, De Zerbi resta cauto: "Beh dirlo ad un bresciano che potremmo essere la nuova Atalanta - ha scherzato - è un po' pesante. Ma comunque, l'Atalanta è diventata un modello. Noi siamo una squadra giovane, che ha entusiasmo. Ma per giocare a calcio serve anche l'esperienza e noi dobbiamo farla anche concedendoci degli sbagli".