Cristiano Ronaldo, gol in Juventus Milan di Supercoppa Italiana: è il 7° nelle ultime 8 finali
Serie AIl portoghese conferma il suo trend positivo con le finali anche con la maglia della Juve: quella segnata contro il Milan è la settima rete nelle ultime 8 disputate. Per CR7 un tempo di scarsa incisività, poi la svolta a ridosso del 45' e il gol vittoria nella ripresa che vale il 28° trofeo in carriera
43 minuti circa a vagare per il campo, mai realmente coinvolto. Forse perché distratto da quell'invasione di campo "in suo onore" dopo poco più di 60 secondi. Qualche spunto personale, una pressione alta per provare a schiacciare i rossoneri, ma mai una situazione utile a Ronaldo per scalfire la coppia di centrali avversaria e costruirsi un'opportunità. Poi il lampo improvviso. Quello che prova a spezzare l'equilibrio di una gara non facile da sbloccare. Il gesto tecnico è di quelli che adora provare e riprovare: la rovesciata. Qualche mese fa, contro la stessa Juve, aveva indovinato l'angolo, ma questa volta il suo tentativo in semi si spegne di un soffio a lato. Non è il gol del vantaggio, ma è il primo segnale di un giocatore che, nonostante quasi un intero tempo in anonimità, non mostra segni di nervosismo e comincia a prendere ritmo. Cristiano Ronaldo rientra dagli spogliatoi con uno spirito diverso, più responsabilizzato e voglioso di prendersi la scena e smuovere i suoi. Dopo il brivido provato per la traversa di Cutrone, è lui ad accendere la sfida con una lunga corsa sulla fascia sinistra. Duello a tu per tu con Calabria e tiro respinto da Donnarumma. È il preludio al gol che CR7 trova dopo un'ora di gioco. Il portoghese scatta e taglia tra i difensori del Milan, riceve la scucchiaiata di Pjanic in posizione regolare e di testa insacca la rete dell'1-0. Il portiere rossonero non è esente da colpe, ma tanto basta all'attaccante per mettere il sigillo sul primo trofeo con la maglia della Juve. "Lo volevo, sono contento" ha detto alla fine, esprimendo tutta la sua soddisfazione per aver centrato uno degli obiettivi stagionali. Nella mezz'ora finale ha anche l'occasione di chiudere il match, arrotondando il punteggio. Non è, però, il Ronaldo in versione one man show e i due tentativi in ripartenza non riesce a concluderli nel modo sperato. Una breve delusione che passa via non appena Banti decreta il fischio finale e il trionfo dei bianconeri.
7/8, lo straordinario score di Cristiano Ronaldo nelle ultime finali
Quello messo a segno a Gedda è stato il secondo gol rifilato da Cristiano Ronaldo al Milan. Il portoghese aveva già colpito i rossoneri, in campionato, a San Siro, ma il vero feeling a cui il 33enne di Madeira ci ha abituato è quello con le reti e le vittorie delle finali. La Supercoppa Italiana diventa, infatti, il suo 13° titolo diverso, il 28° complessivo. Successi straordinari su cui CR7 ci ha quasi sempre messo la firma. Non ha trovato la rete nell'ultima atto della scorsa Champions, comunque vinta dal Real Madrid, ma ha messo il suo nome a referto per sette volte nelle ultime otto finali, quasi tutte con la maglia dei Blancos. Per dimostrare la sua mentalità vincente anche in Italia ha dovuto aspettare qualche mese, ma alla prima occasione utile non ha perdonato. L'ultimo e decisivo rigore contro l'Atletico Madrid nel 2014 ha dato il via metaforicamente alla serie - il gol non è conteggiato a livello statistico -, proseguita poi con Siviglia, Kashima Antlers, Juve, Barcellona, Gremio e Milan. Gol indimenticabili per Cristiano Ronaldo, in attesa di quelli che spera di regalare ai tifosi bianconeri in giro per l'Europa.