Juventus-Milan 1-0: Supercoppa Italiana alla squadra di Allegri per l’8^ volta. Gol di Cristiano Ronaldo
I bianconeri vincono la competizione per l’ottava volta (record) grazie alla rete, dopo un’ora di gioco, del portoghese. Ronaldo mette la firma sul primo trofeo con la maglia della Juve con un colpo di testa. I rossoneri, privi di Higuain per 70 minuti, chiudono in inferiorità numerica per l’espulsione a Kessié
JUVENTUS-MILAN 1-0
61' Cristiano Ronaldo
Per molti mesi si è chiacchierato tanto e lui ha risposto sempre sul campo, firmando gol e vittorie. 14 quelli in campionato, uno in Champions. Il vero test del 9, però, è rappresentato dal primo trofeo in palio: la Supercoppa Italiana. E la prova Cristiano Ronaldo la supera a pieni voti, firmando il gol vittoria contro il Milan che vale l’ottavo trionfo in questa competizione per i bianconeri, staccando in testa proprio gli uomini di Gattuso. Quest’ultimi si mostrano quadrati in difesa, ma sono nel complesso poco coraggiosi in avanti, con Cutrone – scelto al posto del febbricitante Higuain (segnale d’addio?) – lasciato spesso troppo solo per far male a Szczesny. Allegri, invece, pesca bene preferendo Douglas Costa a Bernardeschi e ritrova un Cancelo in ottima forma. Presenze che danno vivacità, ma la rete dell’1-0 è frutto del genio e della tecnica, marchio di fabbrica di Miralem Pjanic. Poi, per la finalizzazione, ci pensa il solito CR7, avulso dal gioco per circa 40 minuti. Nel finale l’espulsione di Kessié - revisionata al VAR – complica ulteriormente i piani del Milan, incapace di prolungare la sfida ai supplementari e ripetere la vittoria di Doha di due anni fa. A Chiellini, infine, il compito di alzare la Coppa e confermare ancora una volta il predominio bianconero e l’ennesimo titolo, il primo sotto il nome di Cristiano Ronaldo.
La partita
Gattuso deve, quindi, rinunciare a Higuain dal primo minuto e lancia al suo posto Cutrone, eroe nell’ultima partita di coppa, confermando anche Paquetá dal primo minuto. Allegri, invece, deve fare a meno di Mandzukic e sceglie Douglas Costa al suo posto. Il brasiliano diventa subito protagonista perché, dopo meno di quattro minuti, spaventa Donnarumma con un mancino a giro che sfiora il palo. Il Milan inizia in modo coraggioso, ma il pericolo creato dall’ex Bayern li fa indietreggiare di un paio di metri a favore di un maggiore equilibrio. Questo impedisce loro di rendersi pericolosi dalle parti di Szczesny, mentre la Juve resta insidiosa in particolare sul lato destro: Cancelo penetra in area e incrocia col destro, ma anche in questo caso la sfera si spegne di un soffio a lato. I bianconeri insistono e provano a schiacciare gli avversari, ma né Ronaldo né Dybala sembrano essere in serata giusta. Mai sottovalutare il portoghese, però, perché può uscire la magia dal cilindro in qualunque momento. E, infatti, a un passo dal duplice fischio dell’arbitro Banti va vicino al vantaggio. È ancora Douglas Costa a illuminare per i compagni. Il suo cross dalla sinistra viene raccolto da CR7, bravo a staccarsi da Rodriguez e a colpire in semi rovesciata. Il rimbalzo lascia impassibile Donnarumma che guarda il pallone scorrere, per sua fortuna, di pochissimo a lato. Il Milan prova a risvegliarsi prova nel recupero di primo tempo, ma il rasoterra di Calhanoglu viene neutralizzato in due tempi dal portiere polacco.
Il vero segnale i rossoneri lo danno a inizio ripresa, quando Cutrone, con uno splendido mancino in girata di prima intenzione, colpisce una clamorosa traversa. L’occasione scuota la squadra di Gattuso e, soprattutto, l’attaccante numero 63 che, da quel momento, si carica i compagni sulle spalle. Nessuno di loro riesce a servirlo a dovere, mentre al contrario illuminante è l’assist di Pjanic al 61’. La sua pennellata finisce sulla testa di Cristiano Ronaldo che, in posizione regolare, batte di testa un non perfetto Donnarumma. Gattuso si gioca a venti minuti dal termine la carta Higuain, inserendo anche Borini e passando al 4-4-2. Il nuovo schieramento, però, dura pochi minuti. Al 74’, infatti, Kessié interviene con il piede a martello sul neo entrato Can. L’arbitro estrae il giallo ma, su revisione del VAR, cambia idea e opta per l’espulsione. In 10 il Milan, fatta eccezione per un pericoloso rasoterra con tanto di contatto in area tra il tedesco e Conti che scalda la panchina rossonera, non trova più la forza di mettere in dubbio la vittoria della Juve che, dopo cinque di recupero e un paio di contropiedi sbagliati, urla la sua gioia al cielo di Gedda per il primo trofeo stagionale.
TABELLINO
Juventus (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur (86' Bernardeschi), Pjanic (64' Emre Can), Matuidi; Douglas Costa (89' Khedira), Dybala, Ronaldo. All. Allegri
Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Bakayoko, Paquetá (70' Borini); Castillejo (70' Higuain), Cutrone (79' Conti), Calhanoglu. All. Gattuso
Ammoniti: Calhanoglu (M), Alex Sandro (J), Pjanic (J), Castillejo (M), Calabria (M), Rodriguez (M), Dybala (J)
Espulsi: Kessié al 74'