Atalanta, Mancini: "Gasperini è un martello. Abbiamo quattro mesi per sognare"

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Gianluca Mancini (getty)

Il difensore nerazzurro a La Gazzetta dello Sport: "Stiamo bene, ma vietato fermarsi. Abbiamo quattro mesi per sognare, vogliamo restare nel gruppo delle migliori". 5 gol in campionato: "All'Atalanta sono felice, grazie anche a Gasperini, che è un maestro e non molla mai. Nazionale? Una fortuna potersi allenare col CT Mancini"

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Cinque gol in campionato, la sua Atalanta che punta la zona Champions League. La stagione di Gianluca Mancini è stata finora da incorniciare, con il 2019 che è iniziato nel modo migliore possibile. “Stiamo bene, ma vietato fermarsi - ha spiegato il difensore a La Gazzetta dello Sporto - Testa alla Spal, match importante dopo l’1-0 di Cagliari, un campo complicato. Domenica vogliamo i 3 punti per arrivare alla partita col Milan nel migliore dei modi. Quella di Semplici è una squadra esperta, da non sottovalutare. Incontreremo parecchi ex, servirà la massima attenzione nell’ennesima battaglia di questo percorso. Siamo comunque fiduciosi, l’Atalanta ha un gruppo super”. Classifica alla mano, quello col Milan sarà un vero e proprio scontro diretto: “Ci sono tante squadre in pochi punti, tutto può cambiare da una giornata all’altra. Questo campionato è molto equilibrato, soprattutto in zona Europa. L’obiettivo è restare attaccati al gruppone, poi si vedrà”.

"Gasp un martello, all'Atalanta sono felice"

Gasperini un maestro anche per Mancini: “È un grande tecnico, per lui ogni difensore è una prima scelta. Per quanto mi riguarda sono felice di aver trovato spazio, anche se spiace per l’infortunio di Masiello. All’inizio era lui il titolare, io ho cercato di sfruttare l’occasione. Spero di aver risposto, se ho fatto bene il merito è dei miei compagni e dell’allenatore, un martello che non molla mai. Gli errori da evitare nel girone di ritorno? All’andata qualche passo falso di troppo, nonostante la pre- stazione. Mancava il gol, non il gioco, ma sapevamo che prima o poi sarebbe girata. Da adesso servirà trovare continuità”. Capitolo Nazionale, con Di Biagio che ha paragonato il classe 1996 a Beckenbauer: “Un mostro sacro... Ringrazio il mister, ma ha esagerato (Ride, ndr). In ogni caso, fa piacere che si parli di noi giovani, vuol dire che ci siamo. Puntiamo ad arrivare all’Europeo Under 21 al top della forma, personalmente dipenderà dal rendimento con l’Atalanta”. E a novembre scorso la chiamata anche in Nazionale maggiore: “Una fortuna aver trascorso dei giorni con Mancini e la squadra. Il mister è un grandissimo. Ed è importante che punti forte sui ragazzi, tanti di noi stanno trovando spazio nei club. Speriamo di migliorare sempre, anche attraverso gli errori. E da Chiellini a Romagnoli, gli esempi da seguire non mancano”. Una battuta finale sul futuro: “Qualche gol segnato e sei sulla bocca di tutti. In futuro vedremo, il mio presente è l’Atalanta. Qui sono felice, ogni giorno mi alleno con un sorriso a cento denti. Vogliamo continuare così, abbiamo 4 mesi per sognare”, ha concluso.