I biancocelesti calano il poker contro gli emiliani. Primo tempo show: Marusic apre le marcature, Luis Alberto firma la doppietta e serve l’assist per il quarto gol di Lulic. Nella ripresa il Parma rende meno amaro il passivo con la prima gioia in A di Sprocati, ex della partita
LAZIO-PARMA 4-1
22' Marusic (L), 26' rig., 38' Luis Alberto (L), 44' Lulic (L), 77' Sprocati (P)
Lazio show all’Olimpico. I biancocelesti vincono e convincono, travolgendo 4-1 il Parma e dando un segnale importante alle altre concorrenti per l’Europa. Tre punti preziosi che permettono loro in un colpo solo di mettere la freccia sul Torino, agganciare l’Atalanta al 6° posto e accorciare a -2 dalla Roma, con una gara ancora da recuperare. La zona Champions è nettamente alla portata e con la forma atletica apprezzata contro gli emiliani tutto è possibile. Strepitoso, infatti, l’approccio e la tenuta psico-fisica con la quale la squadra di Simone Inzaghi domina la sfida. D’Aversa, alla 100^ panchina con gli emiliani, si mostra coraggioso con un atteggiamento tattico privo di timori nei confronti degli avversari, ma i suoi si arrendono troppo facilmente all’arrembaggio biancoceleste, letali dal 22’ in poi. È Marusic a sbloccare il punteggio, al primo gol in questo campionato, ma a salire in cattedra è in particolare Luis Alberto che, tra il 26’ e il 44’, produce due gol e un assist, mettendo al sicuro i tre punti. La prima rete, su rigore, interrompe un digiuno sotto porta che durava da settembre e sblocca mentalmente l’ex Liverpool. Il suo destro dalla distanza non lascia scampo a Sepe, poi illumina la scena con un passaggio improvviso per Lulic che arrotonda il punteggio in chiusura di primo tempo. Il pomeriggio della Lazio diventa meno perfetto nell’ultimo quarto d’ora di match, quando Patric, nonostante una prova discreta, fa un regalo al neo entrato Sprocati – di proprietà biancoceleste - che rende meno amaro il passivo per gli ospiti. La prestazione dei biancocelesti mette in guardia, però, tutte le rivali delle zone alte della classifica: la squadra di Simone Inzaghi c’è e sogna in grande.
Luis Alberto trascinatore, 45 minuti da urlo
Inzaghi conferma l’11 di Firenze, fatta eccezione per l’inserimento di Caicedo al posto di Immobile, con Correa in appoggio alle sue spalle. D’Aversa invece, forte di una situazione di classifica piuttosto tranquilla, sceglie una formazione offensiva, con Biabiany sulla linea dei centrocampisti e l’attacco composto da Gervinho, Inglese e Siligardi. Sarà una giornata dura per il Parma e lo si capisce dopo 16’’, quando Milinkovic-Savic prova il primo tiro della partita che, tuttavia, non preoccupa Sepe. La Lazio insiste e crea un altro brivido con il mancino a giro di Caicedo, fuori di poco. In campo c’è una sola squadra e a metà primo tempo i biancocelesti trovano il meritato vantaggio. Marusic riceve un assist in profondità e con il destro beffa un non impeccabile Sepe sul primo palo. Il tempo di rimettere palla al centro che la squadra di Inzaghi realizza anche il raddoppio. La firma questa volta è di Luis Alberto che trasforma un rigore provocato da un ingenuo fallo di mano di Iacoponi. Lo spagnolo è scatenato e al 38’, al termine di una bellissima combinazione con Patric e Correa, firma la doppietta personale, con un destro fulmineo nell’angolino basso. I padroni di casa non si accontentano e a un minuto dall’intervallo calano anche il poker, con la rete del capitano Lulic. Il bosniaco riceve fuori dall’area il passaggio da calcio d’angolo dell’ex Liverpool e di prima intenzione trova una traiettoria perfetta che mette in ginocchio gli emiliani. Il Parma non trova lo spunto per una reazione neanche in avvio di ripresa, quando alza la linea e rischia di incassare altri gol in contropiede, con Patric murato da buonissima posizione. I due allenatori, visto il risultato ormai indirizzato a favore dei biancocelesti, concedono riposo a qualche big e cominciano la girandola di cambi. Inzaghi toglie un nervoso Caicedo, graziato dall’arbitro e dal VAR dopo una manata dubbia (a palla lontana) ai danni di Gagliolo, mentre D’Aversa – allontanato dall’arbitro per proteste – indovina l’inserimento di Sprocati che, su un passaggio completamente sbagliato di Patric, centra l’angolo e accorcia le distanze, trovando la prima gioia personale in Serie A. Nel finale Correa spreca un paio di opportunità per dilagare, ma la sua poca precisione non mette in discussione la vittoria della Lazio, rientrata a pieni meriti nel giro per la Champions.
TABELLINO
LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Marusic, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva (60' Cataldi), Luis Alberto, Lulic (76' Durmisi); Correa; Caicedo (66' Pedro Neto). All. Inzaghi
PARMA (4-3-3) : Sepe; Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo, Dimarco; Kucka, Rigoni, Biabiany (71' Sprocati); Gervinho, Inglese (64' Ceravolo), Siligardi (57' Siligardi). All. D’Aversa
Ammoniti: Inglese, Bruno Alves