Nonostante l'emergenza (out De Vrij e soprattutto Lautaro Martinez), l'ex capitano nerazzurro non è stato convocato da Luciano Spalletti per l'importantissima sfida dell'Olimpico contro la Lazio. I confronti di questi giorni non hanno dato i risultati sperati: a partire dal mancato discorso al gruppo di venerdì in sala video
Alla base c’è coerenza, fermezza, le dinamiche del gruppo e una condizione non ottimale per essere utile all'Inter. Questa la valutazione che Luciano Spalletti ha fatto del lavoro che Icardi ha svolto da quando si è rimesso giovedì scorso a disposizione della squadra. "L'ho trovato per certi versi come un calciatore nuovo perché da tanto non era con noi - ha spiegato l’allenatore nerazzurro in conferenza stampa -. Si è allenato e per certi versi dobbiamo reinserirlo bene nel nostro comportamento in allenamento. Visto quanto successo in questo periodo, compreso ieri, ritengo giusto che ancora per questa partita non possa essere in grado di aiutare i compagni. Per cui per domani non è convocato". Non convocato per questa partita. Non lo sapeva (e quindi non commenta) neanche l'avvocato di Icardi, Paolo Nicoletti che dice di aver concordato con Marotta tutti i passaggi del rientro di Icardi. Ma, sulla convocazione decide l’allenatore che deve tener conto del lungo periodo di stop, delle dinamiche del gruppo e degli interessi collettivi. Per la prossima si vedrà ma certo l’incertezza sul futuro rimane.
I confronti, superficiali, di questi giorni non hanno dato i risultati sperati. Icardi rimane ancora distante dal gruppo, senza avvertire la necessità di spiegarsi: anche quando ne avrebbe l’opportunità (come nel corso di una sessione video nell’antivigilia della gara in cui era stato esortato ad intervenire da Spalletti).
E un allenatore anche di questo deve tener conto, seppur in emergenza, visti gli infortuni di De Vrij e Lautaro Martinez. Spazio dunque a Keita. Proprio Keita ha giocato le sue prime 110 partite in serie A con la Lazio. Adesso la lode deve guadagnarsela con l’Inter provando magari a segnare quei gol decisivi per la Champions per il presente dell’Inter e per il suo futuro con la maglia nerazzurra.
All’andata all’Olimpico ci pensò proprio Mauro Icardi a risolvere la pratica con una doppietta ma sembra passato tanto tempo da quella notte...