Milan, ancora un deferimento Uefa per Fair Play Finanziario

Serie A

Il Milan è di nuovo sotto indagine per il Fair play finanziario. L'Uefa ha deferito i rossoneri anche per la stagione 2017-18, precedentemente esclusa dall'analisi del triennio 2014/17. Il motivo è legato al mancato raggiungimento del pareggio di bilancio. Milan che nel frattempo attende di conoscere la decisione del Tas sul ricorso presentato lo scorso dicembre per il Fair play finanziario

LA SENTENZA UEFA DELLO SCORSO DICEMBRE

MILAN: CALENDARIO - RISULTATI - NEWS

Questo il testo integrale del comunicato Uefa: "La Camera di Investigazione dell’Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club (CFCB) ha comunicato la decisione di deferire il caso AC Milan alla Camera Arbitrale CFCB poiché il club non è riuscito a rispettare il pareggio di bilancio nel periodo di osservazione corrente riguardante le stagioni 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018. La UEFA non rilascerà altri commenti al riguardo fino a una decisione da parte della Camera Arbitrale CFCB. Il deferimento non riguarda la decisione presa dalla Camera Arbitrale CFCB a dicembre 2018, relativa al periodo di osservazione precedente (stagioni 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017)".

Che differenza c'è con l'altro deferimento?

Ogni anno l'Uefa monitora il triennio precedente e in questo caso l'analisi del massimo organismo calcistico europeo riguarda appunto le stagioni 2015/16, 16/17 e 17/18 in cui Milan non ha rispettato break-even (pareggio di bilancio). La sentenza di dicembre era invece la coda dell'indagine precedente, quando i rossoneri vennero prima esclusi dalle competizioni europee e poi riammessi dal TAS. In quel caso il triennio preso in considerazione riguadrava le stagioni 2014/15, 15/16 e 16/17.

L'ultimo bilancio del Milan

Il bilancio che va dal primo luglio 2017 al 30 giugno 2018, l'unico relativo alla gestione dell'ex proprietario cinese del Milan Li Yonghong, è stato chiuso con un rosso di 126 milioni di euro, e approvato lo scorso 25 ottobre dal nuovo proprietario, il fondo statunitense Elliott, subentrato a luglio.

Le prime reazioni

Il nuovo deferimento per violazione del Fair play finanziario, deciso dalla Camera di investigazione della Uefa, non ha creato sorpresa a Casa Milan. Non ci sono ancora reazioni ufficiali ma, secondo quanto filtra da ambienti rossoneri, il club sapeva che era in corso un'investigazione e si aspettava questa novità, considerata un passo formale obbligato. Le stesse fonti sottolineano che il periodo sotto indagine è precedente all'inizio della gestione Elliott (proprietario da luglio 2018), aggiungendo che il percorso con la Uefa è ancora lungo e prevede dei passi formali obbligati, uno dei quali sarebbe rappresentato proprio da questo deferimento. La proprietà del Milan, si nota sempre in ambienti rossoneri, si è impegnata a rendere il club sempre piu' competitivo nel rispetto delle regole, avviando un percorso virtuoso che porti il club verso una situazione finanziaria sostenibile, in linea con direttive Uefa, in un periodo serrato ma comunque ragionevole.