Al Salone d'Onore del CONI a Roma la conferenza stampa con cui Francesco Totti ha ufficializzato l'addio alla Roma: "Era meglio morire che vivere un giorno così. Mi dimetto, ma non per colpa mia. Mai stato coinvolto in un progetto tecnico. Con Franco Baldini zero rapporti, uno dei due doveva andarsene. Presidenti, dirigenti e giocatori passano, ma le bandiere restano. De Rossi meritava più rispetto. L'unico allenatore che ho chiamato di persona è stato Antonio Conte, tutto il resto è fantasia. Il futuro? Ho ricevuto offerte da squadre italiane. Mi prendo un mese per decidere, farò quello che mi renderà felice"
LA RISPOSTA DELLA ROMA A TOTTI - DUE OFFERTE A TOTTI DALL'ITALIA
TOTTI LASCIA LA ROMA: SU BALDINI E DE ROSSI - IL FUTURO
RETROSCENA CONTE - LE PAROLE DI ROSELLA SENSI - TAPPE DELL'ADDIO
Totti: "Ringrazio il presidente Malagò per avermi dato l'opportunità di essere qui. Alle 12:41 del 17 giugno 2019 ho mandato una mail alla Roma, dove ho dato le mie dimissioni. Speravo non ci fosse, invece è arrivato questo fatidico giorno. Per me è molto brutto e molto pesante, ma viste le condizioni era doveroso e giusto prendere questa decisione brusca. Non ho avuto mai la possibilità operativa di lavorare sull'area tecnica con la Roma".
Totti è arrivato al salone del CONI dove si terrà la conferenza stampa. L'ex capitano giallorosso si è fermato per farsi scattare alcune foto.
Dopo l'addio di Daniele De Rossi, a cui la società ha scelto di non rinnovare il contratto, la Roma perderà anche Francesco Totti nel ruolo di dirigente.
Pochi minuti alla conferenza stampa di Francesco Totti, in cui spiegherà la sua versione e i motivi dell'allontanamento dalla Roma.
Francesco Totti dà l'addio alla Roma. Un'intera carriera da calciatore vissuta in giallorosso, dal 1989 al 1992 nelle giovanili e dal 1992 al 2017 in prima squadra
Poi due anni da dirigente che si concludono con la decisione dell'ex capitano. Più di una bandiera, un vero e proprio simbolo della Roma, oltre che uno dei più forti giocatori italiani di sempre.
Uno scudetto vinto con i giallorossi il 17 giugno 2001: oggi, a distanza di 18 anni da quel giorno, la conferenza stampa in cui Totti spiegherà la sua scelta e i motivi da cui è nata.
In giallorosso ha realizzato 307 reti in 786 partite. In Nazionale ha vinto il Mondiale del 2006.
Le motivazioni della scelta
I motivi della sua decisione possono essere riassunte in 3 punti. Il primo riguarda il poco coinvolgimento nelle decisioni, a partire dalla scelta del nuovo Ds e del nuovo allenatore: nulla contro Petrachi e Fonseca, ma Totti avrebbe gradito una maggiore considerazione. Il secondo riguarda la sensazione che ci fosse in atto una strategia, con articoli di stampa, per metterlo in cattiva luce nell'ambiente romanista. Il terzo va ricercato nella lettera di Pallotta, che ribadisce la centralità nel progetto del Club del consulente Franco Baldini; di fatto, questa scelta del Presidente avrebbe ridotto il margine di manovra di Totti.