De Laurentiis: "Juve-Napoli? Chi non è in forma non deve giocare, ma capisco Ancelotti"

Serie A

Il presidente del Napoli ha parlato in esclusiva a Sky Sport, tornando sulla sconfitta di Torino contro la Juve: "Forse è meglio far giocare chi ha fatto la preparazione dall'inizio, ma capisco Ancelotti: è difficile lasciare fuori i migliori". Poi sulla sfida con il Liverpool in Champions: "Dobbiamo giocare come se fosse una finale"

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Il Napoli è uscito da Torino con zero punti dopo una rimonta vanificata dall’errore di Koulibaly nel finale e Aurelio De Laurentiis non può essere contento, nonostante la prova di carattere dei suoi. Dopo una settimana dal match dell’Allianz Stadium, in un’intervista esclusiva rilasciata a Sky Sport a Ginevra, il presidente del Napoli è tornato sulla sconfitta contro i bianconeri. "A volte non bisogna rispettare i gradi di importanza all’interno della squadra. Chi è arrivato in ritardo deve lasciare posto a chi ha fatto tutta la preparazione – ha commentato De Laurentiis -. Però è difficile lasciare fuori i migliori e per questo non si possono attribuire degli errori ad Ancelotti".

"Ecco il Napoli che voglio in Champions"

Il presidente del Napoli ha parlato anche della sfida al Liverpool in Champions League. "Abbiamo battuto i Reds in amichevole con ampio margine (4-0, ndr), ma non vorrei che potesse dare ai nostri una certa tranquillità – ha aggiunto DeLa -. Dobbiamo entrare in campo arrabbiatissimi, concentratissimi, come se si giocassero la partita dell’anno. Perché ogni partita deve essere la partita dell’anno, solo così si raggiungono obiettivi".

De Laurentiis: "Nessuna competizione con Zhang"

De Laurentiis è a Ginevra per l’assemblea dell’Eca. Nei giorni scorsi si è parlato a lungo di una sfida a due con il presidente dell’Inter, Steven Zhang, per entrare nel Board dell’Associazione dei club. "C’è stata una cattiva informazione: Zhang e io ci stimiamo e non saremmo mai andati a competere per lo stesso ruolo, al massimo ci saremmo accordati – ha precisato il patron del Napoli -. Io ho sempre puntato alla Club competion commettee, un board per stabilire le competizioni dei club in ottica futura. C’è molto da lavorare, perché già si sta parlando del 2024-2027. CI sono varie ipotesi, ma il mondo è in evoluzione e ciò porterà delle novità di anno in anno. Bisognerà essere attenti e prevedere i cambiamenti. L’importante è evitare di adeguarsi. Così il mondo del calcio trarrà dei vantaggi".