Mazzarri salvo: la sua squalifica non andava tolta, ma non si può rimediare

Serie A
Lorenzo Fontani

Lorenzo Fontani

La Corte Federale non può accoglierne il ricorso ma dà ragione alla FIGC: la squalifica automatica in caso di espulsione vale anche per gli allenatori, ma soltanto d’ora in poi

La prima notizia è che Mazzarri sarà regolarmente in panchina a Udine domenica. La seconda è che non avrebbe dovuto esserci contro il Napoli.

Questo dice la sentenza della Corte Federale d'Appello della Figc ponendo fine a una vicenda giuridica piuttosto bizzarra. I fatti sono noti: l'allenatore del Torino viene ammonito due volte ed espulso al termine della partita col Parma. Il Giudice Sportivo lo squalifica per una giornata, insieme al vice Frustalupi, e i granata rischiano di dover mandare in panchina a guidare la squadra contro il Napoli il collaboratore tecnico Roberto Miggiano. La società però fa ricorso appellandosi a un presunto "buco" del Codice di Giustizia sportiva, che prevede l'automaticità della squalifica in caso di espulsione soltanto per i calciatori e non genericamente per i "tesserati". E la Corte Sportiva d'Appello le dà ragione. Squalifica tolta, Mazzarri e Frustalupi vanno in panchina contro il Napoli.

 

Il contro-ricorso della Figc

Ma la Federcalcio non ci sta, e soprattutto teme che si crei un pericoloso precedente: fa quindi contro-ricorso alla Corte Federale d'Appello invocando il nuovo codice di disciplina della Fifa che invece con l'introduzione dei cartellini per gli allenatori sancisce l'automaticità della squalifica anche per loro - appunto in analogia coi calciatori. E qui veniamo all'ultimo atto: la Corte Federale d'Appello infatti boccia il ricorso della Figc, salvando dunque Mazzarri (che avrebbe rischiato di dover scontare la giornata di squalifica a scoppio ritardato, con l'Udinese) ma solo perché sarebbe potuta intervnire esclusivamente in presenza di un errore di fatto, non di diritto. La Corte cioè poteva giudicare la forma, non la sostanza. Sostanza che invece viene pienamente accolta: secondo i giudici infatti la norma del Codice Disciplinare FIFA che impone la automaticità della sospensione dalla gara successiva per l’allenatore o per ogni tesserato espulso è direttamente applicabile in Italia senza bisogno di cambiare il Codice di Giustizia in quanto la sua osservanza è obbligatoria nelle competizioni Nazionali (e perché in mancanza di previsioni differenti il Codice di Giustizia stesso richiama le norme FIFA).

Dunque, secondo la Corte Federale, la Corte Sportiva di Appello nell’accogliere il ricorso del Torino e nell’annullare la squalifica di Mazzarri (e Frustalupi) ha commesso un errore di diritto. Non sanabile, ma un errore. La conseguenza della decisione è che Mazzarri non sconterà la squalifica per la prossima gara ma che da oggi il Giudice Sportivo e per essa anche la Corte Sportiva di Appello dovranno squalificare automaticamente per la gara successiva non solo tutti i calciatori ma anche tutti gli allenatori e i tesserati espulsi nel corso della gara.