In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Thuram sul caso Balotelli: "Juric pericoloso, andrebbe squalificato per le sue parole"

Serie A

L'ex difensore di Parma e Juventus ha parlato ai microfoni di Radio 24 dei cori razzisti nei confronti di Balotelli al Bentegodi: "La Lega dovrebbe intervenire, l’allenatore del Verona non può dire di non aver sentito nulla. Le cose cambieranno solo quando anche chi non subisce razzismo uscirà dal campo"

Condividi:

Lilian Thuram interviene sul caso Balotelli. E lo fa in maniera molto dura nei confronti di Ivan Juric, allenatore del Verona. Intervenuto ai Microfoni di Radio 24, l’ex difensore di Parma e Juventus ha commentato quanto accaduto domenica 3 novembre allo stadio Bentegodi, dove alcuni tifosi gialloblù hanno rivolto cori razzisti nei confronti dell’attaccante del Brescia. Il francese, nello specifico, si è schierato contro Juric, il quale nel post partita aveva affermato di non aver sentito alcun insulto discriminatorio: "Juric è pericoloso – ha detto Thuram – e per questo andrebbe squalificato. Non si può accettare il razzismo come una cosa naturale, ma bisogna denunciare. L'allenatore del Verona ha detto di non aver sentito nulla e per questo motivo a mio avviso è una persona molto pericolosa. La Lega dovrebbe intervenire e squalificarlo".

Lasciare il campo

"Anche tutti gli altri allenatori che non fanno i discorsi giusto andrebbero squalificati – ha proseguito il difensore campione del mondo con la Francia nel 1998 -, è inevitabile. Io non conosco tutti gli allenatori italiani, ma l’unico chiaro sulla questione del razzismo è Carlo Ancelotti. Al contrario, sento giocatori che dicono di non aver visto e non aver sentito nulla. Non serve andare da Balotelli, bisogna andare dai giocatori e dagli allenatori importanti e chiedere loro perché non fanno nulla. Di cosa avete paura? Siete d’accordo con quanto accade? Perché non parlate con i tifosi? Bisognerebbe chiedere questo. Loro possono dare le risposte giuste e cambiare le cose, non i giocatori di colore". Infine la soluzione secondo Thuram: "Sarebbe giusto sospendere le partite? Io dico che le cose inizieranno a cambiare soltanto quando anche i giocatori che non subiscono il razzismo usciranno dal campo. Quanti allenatori o giocatori bianchi sono usciti dal campo per dire ai tifosi di smetterla? Nessuno. Chi non subisce razzismo spesso non capisce quanto sia violenta questa cosa".

Jorginho: "Abbraccio Mario, ma sbagliato puntare il dito solo su Verona"

Sui cori razzisti contro Balotelli si è espresso anche Jorginho dopo il match di Champions League del suo Chelsea contro l’Ajax: "Mi dispiace perché queste cose non dovrebbero succedere. Mando un abbraccio a Mario perché non se lo merita. Mi piacerebbe che non succedessero queste cose, ma non credo che accada solo a Verona. Capita dappertutto – ha detto il centrocampista italo-brasiliano che in passato ha giocato nell’Hellas - non dobbiamo puntare il dito solo su Verona. Hanno sbagliato, è vero, ma quante volte è successo in altre città? La situazione dovrebbe cambiare dappertutto".

Juric: "La superficialità di Thuram è pericolosa"

L'allenatore del Verona risponde a Thuram via ANSA: "Non sono pericoloso, nè ho detto nulla di pericoloso come parrebbe aver sentenziato Lilian Thuram, senza conoscermi e senza aver compreso il senso delle mie parole, con una superficialità questa sì pericolosa e irrispettosa della mia storia". "Non ho mai giustificato nè inteso sminuire qualsiasi manifestazione di razzismo o discriminazione, essendo peraltro stato io stesso, in passato, oggetto di tali volgari e disgustosi episodi. Balotelli? Mi sono già chiarito in privato con lui - aggiunge Juric  - Domenica ho detto di non aver sentito nulla, se non fischi, semplicemente perchè nulla ho sentito dalla mia postazione, come altri collaboratori che erano in tribuna ed in altre zone del campo. Questo non vuol dire che sono razzista o che giustifico chi lo è, ma che sono onesto, anche se domenica sarebbe stato più comodo non esserlo".