Sassuolo, Caputo: "Mi sento un ragazzino, ma non mi accontento e voglio sempre di più"

Serie A

L'attaccante neroverde in esclusiva a Sky Sport: "La vittoria con il Bologna ci fa stare più tranquilli, anche se per De Zerbi ogni partita è una finale. Zaniolo è fortissimo ed è un bravissimo ragazzo, Traoré ha talento e può migliorare. Sono arrivato tardi in A ma sto bene, mi sento un ragazzino e cerco sempre di migliorare"

Con due gol Ciccio Caputo è stato decisivo per la vittoria del Sassuolo contro il Bologna. I neroverdi sono ora al 13° posto con 13 punti, ma con una partita in meno da recuperare contro il Brescia. L'ex attaccante dell'Empoli non segnava dalla quarta giornata, dalla doppietta realizzata contro la Spal. In quest'arco di tempo la squadra di De Zerbi aveva vinto solo a Verona, raccogliendo per il resto un pareggio e ben quattro sconfitte. Il ritorno al gol di Ciccio Caputo ha permesso ai neroverdi di tornare al successo, per la gioia dello stesso attaccante che ha parlato così in esclusiva a Sky Sport.

Come affrontate questa sosta?

"Dopo la bella vittoria contro il Bologna affrontiamo la settimana più rilassati. Conoscendo De Zerbi non sarà affatto così, lui vive ogni partita come una finale. Ma siamo contenti per l'ultima partita e dobbiamo continuare a spingere".

Orsolini ti è sembrato pronto per la Nazionale?

"Penso sia un grande giocatore, un giovane con potenzialità assurde. Prendo per esempio Zaniolo, per due anni ci ho giocato insieme all'Entella, gli ho dato qualche consiglio, ma si vedeva che aveva un passo diverso e un'impronta diversa, e in campo si vede. Sono contento per lui e per i tanti giovani italiani".

Quindi garantisci tu per Zaniolo?

"Lo conosco bene, è così. Sembra un po' strano ma è un bravissimo ragazzo, un professionista serio che in allenamento dà sempre il massimo. Non mi sta sorprendendo, ha qualità assurde anche a livello fisico. Questo è tutto merito suo".

Ora avete un calendario difficile...

"Abbiamo un vero tour de force, affronteremo Lazio, Juventus e Cagliari per concludere questa prima parte di stagione. Siamo consapevoli di poter mettere in difficoltà chiunque, mantenendo l'equilibrio e la fame dimostrata col Bologna".

Su Traoré cosa possiamo dire?

"È il terzo anno che sto con lui, l'ho cresciuto un po'. Il primo anno in B non giocava mai ma si allenava con noi, l'anno scorso in A è esploso definitivamente. Secondo me non ha espresso ancora al massimo le sue potenzialità, lo conosco bene e ha un talento straordinario. È giovane, un classe 2000, e bisogna gestirlo, però secondo me farà parlare di sé ancora tanto".

Stai vivendo gli anni della consacrazione oltre i 30 anni, te li stai godendo?

"La dimostrazione è questa, sono arrivato tardi in A ma sono contento per quello che sto facendo. Sto bene fisicamente, mi sento un ragazzino e mi alleno tutti i giorni. Questa è la cosa più importante, quando ti alleni e ti diverti significa che stai bene".

Ci sarà ancora qualcosa che ti manca nella tua carriera?

"Penso di aver sempre dimostrato di non accontentarmi mai. Finché giocherò cercherò sempre di dare il massimo, di conquistare qualcosa di nuovo, che mi faccia ancora crescere anche a 32 anni. Sono così, cerco sempre di trascinare i miei compagni e la squadra, poi giudica sempre il rettangolo verde. Proverò a dare tutto me stesso fino alla fine. Si parla sempre di birra, non sono un grande bevitore. Produco anche gin e vendiamo anche vini, ho una piccola azienda che sto strutturando insieme ai miei soci".