A margine dell’Assemblea della Lega di Serie A il presidente del Brescia Cellino, rispondendo alle domande su Balotelli ha avuto una pessima uscita: “Cosa devo dirvi? Che è nero, sta lavorando per schiarirsi”. Una battuta che non fa ridere. Poi precisa: “Troppo facile scaricare le colpe solo su di lui". In serata la precisazione: "Frase strumentalizzata, ho solo tentato di sdrammatizzare"
Una battuta che non fa ridere, quella del Presidente del Brescia Cellino. All’arrivo in Lega per l’Assemblea dei presidenti di Serie A, alle domande su Balotelli ha risposto così: “Cosa devo dirvi su Balotelli? Che è nero, sta lavorando per schiarirsi però ha molte difficoltà. Nel calcio ci sono le squadre che combattono e che vincono. Se noi pensiamo che un giocatore da solo possa vincere la partita, offendiamo la squadra e il calcio. Uno giocherebbe 1 contro 11 e non 11 contro 11”.
Sovraesposizione negativa
Cellino ha poi proseguito il suo discorso sull’attaccante: “Il mio allenatore ha fatto un errore la settimana scorsa: ha parlato in conferenza di Balotelli e non della squadra. Io vi dico che ho preso Balotelli a fine mercato, non l’ho comprato per fare abbonamenti o per vendere pubblicità. L’ho comprato perché poteva essere un valore aggiunto. Lo abbiamo fatto diventare per sovraesposione un punto di debolezza. Perciò continuare a parlare di Balotelli fa male a lui e fa male a noi”.
Polemica con i social
Si sente tradito da Balotelli e dai suoi atteggiamenti social? Cellino risponde così alla domanda: “Non è con i social che si risolvono le cose, se noi vivessimo per giocare a pallone ed evitassimo di guardare i social o di guardare a cosa pensa di noi la gente, il calcio lo affronteremmo nella maniera giusta. Io sono un vecchio elefante: non ho il computer sulla mia scrivania, non ho l’indirizzo mail. Mi difendo dalla modernità, forse eccedo anche. Però oggi il mondo italiano è più per quello che si dice che per quello che si fa. È giusto avere anche un po’ di comunicazione, questo è un mio difetto, non so comunicare. Però forse Balotelli dà più peso ai social che ai suoi valori da sportivo. Io l’ho preso non per i social ma perché è alto 1.90 e ha ancora l’età per dare ancora qualcosa al calcio. Quando sarà in condizione e se lo sarà, risponderà sul campo. Deve imparare a rispondere in campo. Ora deve tornare a essere un calciatore. Fermo restando che l’ho preso sognando che potesse essere un valore aggiunto ma non speravo assolutamente che fosse quello che doveva salvare la squadra. Questo l’ho detto a lui e lo dico a voi. È troppo facile scaricare le colpe su Balotelli e usarlo come capro espiatorio. Anche questo è il motivo per cui ho cambiato allenatore, perché Balotelli secondo me in questo momento andava più aiutato lui di quanto lui potesse aiutare noi. Adesso ci siamo indeboliti anche noi ed è più difficile aiutarlo. Dobbiamo cercare di parlare il meno possibile e spegnere sti c.... di social”
"Grosso? Non è un mago"
Inevitabile anche una domanda sulla situazione dell’allenatore Grosso: “Mi hanno detto che era un mago e che riusciva a ipnotizzare gli arbitri e gli avversari. Ho visto che non è vero. Adesso lo faccio andare a un corso di ipnosi per vedere se riesce a diventare un mago. Sono vecchio di questo mestiere, non mi aspetto più nulla, mi sembra di aver già letto tutti i libri, la cosa che devo riuscire a fare io è pensare alle pagine finali, non alle prossime pagine che leggerò. Per vincere bisogna trovare i presupposti: la forma fisica. Se tu pensi che vengano le vittorie arrivi prima di trovare i presupposti, la forma fisica e la tranquillità mentale, rincorri la vittoria come se fosse quella la medicina per farti guarire. Prima bisogna trovare la forma fisica, psicologica, poi arriveranno anche le vittorie. Ci auguriamo tutti che arrivino prima che finisca il campionato, però c’è ancora tempo.”
La nota del Club
In seguito il Brescia attraverso una nota sul proprio sito ufficiale è tornato sulle parole del Presidente: "In merito alle dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio dal Presidente Massimo Cellino, riferite al nostro giocatore Mario Balotelli, Brescia Calcio precisa trattasi evidentemente di una battuta a titolo di paradosso, palesemente fraintesa, rilasciata nel tentativo di sdrammatizzare un’esposizione mediatica eccessiva e con l’intento di proteggere il giocatore stesso"
Cellino: "La mia frase? Ho tentato di sdrammatizzare"
Al termine dell’assemblea di Lega Serie A, il presidente del Brescia Massimo Cellino è tornato sulle sue dichiarazioni su Mario Balotelli: "Chi è che mi ha dato del razzista? Se scrivete tutte le cavolate che dico, non smettete più di scrivere. Io non mi devo mica discolpare di una cosa alla quale non credo. Se chiarisco faccio ancora più danni. Le persone per bene mi conoscono".
In serata, dall’emittente locale Teletutto, il presidente del Brescia ha aggiunto: "La frase su Balotelli è stata strumentalizzata. Ho solo tentato di sdrammatizzare. Di battute ne faccio per tutti i giocatori. Balotelli sta pagando il fatto di essere considerato Super Mario e con lui la squadra. Ha sottovalutato l'impegno perché non è abituato a lottare per la salvezza. Io non getto la spugna e non mando via nessuno, ma chi vuole andare via la porta è aperta", ha concluso Cellino.