L’attaccante argentino ha raccontato il cambiamento con l’arrivo di Conte: "Prima giocavo poco, c’era Icardi che era il giocatore più importante in un modulo a una punta. Ora Conte mi dà fiducia e con Lukaku mi trovo bene dentro e fuori dal campo"
Lautaro Martinez è tra le certezze di questa prima parte di stagione per l’Inter. Tredici gol, divisi tra gli otto in campionato e i cinque in Champions League, in 19 presenze complessive dicono che in questo momento è l’uomo più in forma, insieme a Romelu Lukaku con cui fa reparto. "Per me l'Inter è casa mia. Passo la maggior parte del mio tempo qui e per me conta tantissimo. La gente mi ha dimostrato affetto fin dal primo giorno e questo per un giocatore e un uomo è fondamentale, quindi voglio lavorare e dimostrare con umiltà che sono all'altezza di vestire questa maglia. Il mio obiettivo è rendere felici i tifosi e la mia famiglia che ovviamente è quella che soffre di più per me. Ne approfitto per salutarli, visto che sono in Argentina e sicuramente sono felici di come stanno andando le cose" ha detto l’attaccante argentino nell’intervista esclusiva rilasciata a Sky Sport, frenando in qualche modo le voci sulla clausola rescissoria del suo contratto. Di certo, è cambiato molto rispetto alla passata stagione: "L'anno scorso giocavo in una squadra con un allenatore che giocava con una sola punta in attacco, sapevo che davanti a me c'era il capitano, Icardi, il giocatore più importante per l'Inter, e ovviamente per me era molto complicato giocare. Mi sono sempre allenato al massimo però sapevo che era così. Ho avuto la possibilità di giocare qualche minuto ma non come giocherei adesso".
La svolta
"Quest'anno ho fatto una grande Copa America – ha proseguito a raccontare Lautaro Martinez – poi ho incontrato Conte che lavora ad alta intensità e tratta tutti i giocatori allo stesso modo: questo fa sì che tutti si allenino al massimo. Poi c'è Romelu che è un'ottima persona dentro e fuori dal campo. Stiamo lavorando al meglio per seguire le indicazioni dell'allenatore e portare l'Inter in alto". L’Inter storicamente ha potuto annoverare nella propria rosa grandi calciatori argentini. "Tutti conoscono la storia di questo club: Icardi, Zanetti, Milito, Cambiasso e questa è un'ulteriore responsabilità per me, ma mi aiuta a crescere e a lavorare ancora di più".
L’applicazione quotidiana
Le pretese di Antonio Conte diventano uno stimolo a dare il massimo. "Mi dà la fiducia di cui un giocatore ha bisogno, dice le cose in modo diverso rispetto a Scaloni. Quest'anno mi ha aiutato a fare un percorso fisico e nutrizionale particolare e questo si riflette in campo. Lavoriamo sempre duramente in settimana per affrontare ogni partita: Roma, Barcellona ma anche la Spal. Lavoriamo per dimostrare che siamo l'Inter e vogliamo sempre i tre punti. È il nostro obiettivo e quello di ogni squadra, ragionare gara dopo gara pensando al prossimo avversario" ha concluso Martinez.