Napoli, Fabio Cannavaro: "Gattuso è determinato e ha idee chiare"

Serie A

I due Cannavaro, insieme ai fratelli Ferrara, sono tornati a Napoli per la quarta edizione del galà Charity Night. I fondi che saranno raccolti dalla Fondazione Cannavaro-Ferrara verranno utilizzati per l'acquisto di un'ambulanza: "Gattuso? Ha idee chiare e voglia di lavorare", le parole di Fabio: "Insigne faccia quello che sa fare", l'invito di Paolo

Dalla Cina a Napoli, sempre insieme e sempre per una buona causa. Che non riguarda il pallone questa volta, ma la loro fondazione. Paolo e Fabio Cannavaro da una parte, Ciro e Vincenzo Ferrara dall'altra. Due coppie di fratelli che si sono ritrovate presso il Museo Nazionale Ferrroviario di Pietrarsa per la quarta edizione del Galà Charity Night. I fondi che saranno raccolti verranno destinati ad un altro vitale progetto sociale, “Un’Ambulanza per la vita”, che mira all’acquisto di un mezzo di soccorso per il trasporto neonatale di emergenza a beneficio di tutta la Regione Campania: "Ormai sono tanti anni che lavoriamo sul territorio, un modo per stare vicino alla città dal momento che sia io che mio fratello e anche Ciro viviamo all'estero - ha spiegato Fabio Cannavaro a Sky Sport - siamo molto contenti perché in questi anni abbiamo portato a termine 78 progetti. Siamo molto orgogliosi, dare un sorriso ai bambini che hanno bisogno ci riempie di gioia". Il discorso scivola poi sulla Cina e sul campionato, appena vinto, alla guida del Guangzhou: "E' stata una grande stagione anche perché era un anno di cambiamento, dove il club abeva puntato su molti giovani. Siamo riusciti a vincere un campionato e ad arrivare in finale di Champions asiatica. Adesso però viene la cosa più difficile perché quando vinci poi devi saperti confermare". Spera di tornare presto ai tre punti anche Gattuso, Cannavaro è sicuro che il suo ex compagno di Nazionale farà bene: "L'ho sentito in questi giorni, gli ho promesso di andarlo a salutare, ma dopo il debutto amaro ho preferito far passare un po' di tempo. Rino ha grande voglia e determinazione, gli piace lavorare e non si abbatte. Ha le idee molto chiare, speriamo che possa tirare su questo Napoli come ci auguriamo noi tutti". Chiosa anche su Ronaldo, autore di un gol di testa meraviglioso contro la Samp: "Io andavo in alto - ha scherzato Cannavaro - e non guardavo solo la palla ma anche un po' l'avversario. Il calcio però è cambiato, non si possono fare paragoni. Non è colpa del difensore, Cristiano ha fatto un gesto atletico bellissimo". Chiosa finale su un possibile ritorno, in futuro, in Italia: "Sto lavorando per questo, sto facendo la mia gavetta, sono andato anche in Serie B in Cina dove ho vinto il campionato. Ho portato un club di Serie B in Champions, ora alleno una realtà diversa come il Guangzhou. Gioco la Champions, lotto per vincere titoli. È un calcio diverso, non c'è la stessa intensità e la stessa tecnica europea. Ma ci confrontiamo con squadre forti. Poi è normale, il mio obietivo è tornare in Europa e sfidare i migliori allenatori del mondo".

Paolo Cannavaro: "Insigne faccia quello che sa"

Accanto a Fabio anche il fratello Paolo, proprio come capita in Cina: "Per Gattuso non sarà stato facile subentrare visto il rapporto che ha con Ancelotti - ha spiegato sempre a Sky Sport - ma il lavoro è lavoro e il calcio è questo. Penso che Ancelotti non si aspettasse l'esonero, ma si sa che la valigia per gli allenatori deve essere sempre pronta sotto il letto. Nelle difficoltà è più facile mandare via il tecnico rispetto a 24 o 25 giocatori". La prossima sfida sarà sul campo del Sassuolo, contro un'altra ex di Paolo: "Sarà una partita "figa", da vedere e da gustarsi. Conosco De Zerbi, l'ho visto in questi giorni, sa preparare le partite e mettere in difficoltà gli avversari. Ma il Napoli deve far scattare la scintilla per tornare ad essere il solito Napoli di sempre". Chiosa poi sui problemi che si sono registrati fra i giocatori e il presidente De Laurentiis, con tanto di multe: "Non ho chiamato nessuno dei miei vecchi compagni, non volevo mettere in difficoltà. Parlando da esterno, avrei dialogato con il presidente nelle dovute sedi perché si tratta di una persona con cui poter parlare serenamente. Può avere scatti d'ira, ma tramite il dialogo ha sempre cercato di portare a termine le cose nella maniera più corretta". Infine un consiglio ad Insigne, fischiato nell'ultima sfida giocata contro il Parma: "E' un giocatore importante, la piazza lo sa e vuole solo qualcosa in più. Lui si sta fasciando troppo la testa, ma se si mette a fare quello che sa fare, basta quello".