Pavoletti e i giocatori che hanno subito infortunio allo stesso ginocchio
Lo sfortunato attaccante del Cagliari si è rotto nuovamente il crociato, lo stesso già operato, quando era vicino al rientro. Prima di lui, altri hanno vissuto momenti simili in carriera, e c'è chi ha saputo essere più forte anche della sfortuna che si accaniva
Lesione al crociato anteriore del ginocchio sinistro, lo stesso operato dopo l'infortunio subito alla prima giornata, nel corso della partita contro il Brescia. Una stagione maledetta per Leonardo Pavoletti, vicino al rientro in campo e sprofondato nuovamente nell'incubo. Occorrerà grande forza d'animo per rialzarsi un'altra volta: gli esempi di alcuni grandi campioni, sfortunati come lui, possono essere d'aiuto
ALESSANDRO FLORENZI. L'ultimo esempio, in ordine di tempo, l'ha dato l'ex capitano della Roma, volato a Valencia alla ricerca di un posto da titolare che non gli faccia perdere l'Europeo. Perché lui, per tornare ai massimi livelli, ha già dovuto fare i conti con un doppio terribile infortunio al ginocchio
Il 26 ottobre 2016 la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro nel corso della partita contro il Sassuolo. Operato due giorni dopo, a poche settimane dal rientro (come Pavoletti), durante un allenamento, si rompe nuovamente lo stesso crociato. Nuova operazione, il 17 febbraio 2017, e rientro per la stagione 2017/18, giocata da titolare della fascia destra
KEVIN STROOTMAN. In casa Roma gli infortuni al ginocchio sono diventati una maledizione. Se l'elenco dei crociati rotti negli ultimi anni è lunghissimo, sono ben due i giocatori vittime di un doppio crac, con seguente doppia operazione. Oltre a Florenzi, anche il centrocampista olandese ha un bel credito con la fortuna
Strootman si infortuna al ginocchio sinistro il 9 marzo 2014 durante la partita contro il Napoli: lesione al legamento crociato anteriore e prima stagione in giallorosso chiusa in anticipo. Rientra otto mesi dopo, ma il 25 gennaio 2015, in seguito a un contrasto di gioco nella partita con la Fiorentina, si fa di nuovo male allo stesso ginocchio. Il 30 gennaio è necessaria una seconda operazione, che lo costringe a concludere la sua seconda stagione in Italia con appena 6 presenze e a saltare buona parte di quella successiva. Dopo un anno di stop, il rientro, e due stagioni ad alto livello a testimonianza del perfetto recupero
ANDREA CONTI. La sfortuna si è accanita anche sul terzino rossonero, da poco tornato padrone della fascia. Rivelazione nell'Atalanta di Gasperini, il Milan se lo assicura nell'estate 2017. Il 15 settembre però, in allenamento, si rompe il crociato anteriore del ginocchio sinistro: operato, torna in gruppo sei mesi dopo, ma il 27 marzo 2018, sempre durante un allenamento, si procura una nuova lesione allo stesso ginocchio, che rende necessario un nuovo intervento chirurgico
Tornato in campo il 22 dicembre 2018, Conti gioca la seconda metà della stagione, e in quella attuale sta ricercando la continuità necessaria per tornare ai livelli mostrati nell'Atalanta
CLAUDIO MARCHISIO. Tormentato dagli infortuni anche il "Principino" bianconero, che si lesiona il legamento del ginocchio destro il 18 agosto 2013, nel corso del primo incontro ufficiale della stagione 2013/14 (la gara di Supercoppa contro la Lazio). Tre anni dopo è il ginocchio sinistro a rompersi, il 17 aprile 2016, nel corso della partita contro il Palermo, in un contrasto di gioco con Vazquez (rottura del legamento crociato anteriore e operazione)
Marchisio resta fuori sei mesi, dopo i quali torna a giocare e a vincere con la Juventus. Festeggia il titolo anche in Russia, una volta passato allo Zenit, anche se non riesce a chiudere la stagione perché nell'aprile 2019 è vittima di un nuovo infortunio al menisco del ginocchio destro, con conseguente operazione
PEPITO ROSSI. Nessuno forse rappresenta meglio di lui la forza d'animo e il desiderio di non arrendersi. Il suo calvario inizia al Villarreal il 26 ottobre 2011, nel corso di una partita contro il Real Madrid, quando si rompe il crociato del ginocchio destro. Quando pare sulla via del rientro, ad aprile, il ginocchio cede nuovamente in allenamento. Seconda operazione, a cui fa seguito una terza a ottobre
La sfortuna lo perseguita anche dopo il passaggio alla Fiorentina: nel corso della partita contro l'Eibar arriva l'ennesimo grave infortunio della sua carriera, con la rottura del crociato anteriore sinistro e un'altra operazione
ROBERTO BAGGIO. Ancora oggi ci si chiede cosa sarebbe stato il Divin Codino con due ginocchia integre, considerando che fin da giovanissimo è stato frenato da terribili infortuni. Il primo il 5 maggio 1985, al ginocchio destro (legamento crociato anteriore e menisco), quando è un giocatore del Vicenza pronto a firmare con la Fiorentina. Il club viola potrebbe far saltare l'accordo, ma lo ingaggia ugualmente: Baggio viene operato e il 21 settembre 1986 esordisce in Serie A. Il successivo 28 settembre, purtroppo, una nuova lesione al menisco del ginocchio destro lo costringe a una nuova operazione, facendogli rivedere il campo solo a fine stagione, a distanza di quasi due anni dal primo infortunio
Con la maglia del Brescia, poi, Baggio è protagonista di un prodigioso recupero dopo la rottura del ginocchio sinistro (legamento crociato anteriore con lesione del menisco interno) quando sta inseguendo il sogno di partecipare al Mondiale 2002. In 81 giorni torna in campo e al gol, dimostrando di essere ancora un fenomeno, ma Trapattoni non lo inserirà nella lista dei convocati
RONALDO. E poi c'è la storia del brasiliano, che ha commosso tifosi di tutte le fedi. Era il migliore al mondo, vanto della Serie A, quando il 21 novembre 1999, contro il Lecce, si lesiona il tendine rotuleo del ginocchio destro
L'operazione e la lunga riabilitazione, fino al ritorno in campo il 12 aprile 2000, nella finale di andata di Coppa Italia contro la Lazio
Giornata drammatica, perché 6 minuti dopo il suo ritorno in campo, atteso per mesi dai tifosi interisti, il ginocchio cede di nuovo, e questa volta il tendine si rompe completamente. Nuova operazione, e una pazienza infinita. Alla fine del calvario, però, Ronaldo torna il migliore del mondo, vincendo anche un Mondiale (nel 2002) con doppietta in finale che gli vale il secondo Pallone d'Oro a distanza di 5 anni dal primo