In attesa del posticipo tra Lazio e Inter, la Juve allunga in classifica. Momentaneo +3 sui nerazzurri e +4 sulla squadra di Inzaghi. Senza CR7 (out dai convocati), ci pensano Dybala e Cuadrado a battere il Brescia. Vantaggio dell'argentino sulla punizione che porta all'espulsione di Ayé (al 37'). Bis del colombiano nella ripresa. Problema muscolare all'adduttore per Pjanic nel secondo tempo a dieci giorni dalla sfida di Champions contro il Lione. Nel finale ritorna dopo il lungo infortunio Chiellini
JUVENTUS-BRESCIA 2-0 (highlights)
39' Dybala, 75' Cuadrado
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Danilo, Rugani, Bonucci (78' Chiellini), Alex Sandro; Ramsey (66' Pjanic, 73' Matuidi), Bentancur, Rabiot; Cuadrado, Higuain, Dybala. All. Sarri
BRESCIA (4-3-1-2): Alfonso (10' Andrenacci); Sabelli, Mateju, Chancellor, Martella; Bisoli, Dessena, Bjarnason (80' Ndoj); Zmrhal (90' Skrabb); Balotelli, Ayé. All. Lopez
Ammoniti: Bonucci (J), Ayé (B), Higuain (J), Bentancur (J)
Espulsi: al 37' Ayé (B)
La Juve torna alla vittoria. Senza CR7 ma con Dybala e Cuadrado. Tre punti che mettono pressione a Lazio e Inter, questa sera in campo nel posticipo. Applausi per il ritorno di Chiellini dopo il lungo infortunio, ma anche ansia per Pjanic, ko pochi minuti dopo il suo ingresso in campo per un problema muscolare all'adduttore, a dieci giorni dall'andata degli ottavi di Champions contro il Lione. Nel frattempo arrivano i tre punti, nati dall'episodio spartiacque del match: il secondo giallo per Ayé che porta alla punizione dell'1-0 di Dybala. La ripresa sarà un monologo bianconero, che Cuadrado finalizza tra le tantissime occasioni avute.
La partita
Nella Juve le novità di formazione erano già state, in realtà, preannunciate dalle convocazioni: out CR7 a riposo concordato, mentre torna Chiellini in panchina. Sarri punta così sul tridente in attacco composto da Cuadrado, Higuain e Dybala. Turno di riposo invece per Pjanic e De Ligt, in panchina. A centrocampo Ramsey, Bentancur e Rabiot. Rugani titolare in difesa, dove torna anche Danilo. Sono invece tanti gli assenti in casa Brescia, tra i più importanti a disposizione della rosa di Lopez: out Joronen tra i pali, Cistana in difesa, Tonali a centrocampo, Romulo sulla tre-quarti e Torregrossa davanti. Lopez punta così su Ayé in attacco insieme a Balotelli. A centrocampo dentro Bjarnason e Zmrhal come rifinitore. Mateju (solitamente terzino) invece gioca invece come centrale con Chancellor.
Il primo tempo è subito decisivo nell'economia della partita. La Juve ci prova soprattutto su corner, ma punge per davvero solo dopo mezz'ora con un destro di Dybala largo in area. Sarri inverte dunque due volte Cuadrado e lo stesso Dybala, finendo col colombiano a destra e Rabiot a sinistra in un 442, e l'argentino davanti insieme a Higuain. L'evento spartiacque del primo tempo arriva però al 37', quando Ayé (appena ammonito) stende Ramsey al limite. Secondo giallo, rosso e gol su punizione di Dybala che beffa l'esordiente Andrenacci (dentro per Alfonso, ko per un problema alla testa al 10') sul suo palo. Nel finale di tempo sarà poi un miracolo dello stesso Andrenacci a negare il raddoppio a Rugani di testa.
Dunque la ripresa, che si apre come si era chiuso il primo tempo. Juve in avanti alla ricerca del bis: lo sfiorano subito Higuain (salvataggio di Sabelli ad Andrenacci battuto) e colpo di testa troppo centrale di Bonucci. Sarri sceglie allora Pjanic per Ramsey, mentre ancora Dybala si avvicina al bis con un mancino in area murato da Bjarnason dopo un triplo dribbling partendo dalla destra. L'unica notizia negativa arriva poco dopo, con lo stesso Pjanic ancora protagonista di un cambio. Per lui si sospetta un problema all'adduttore a dieci giorni dalla Champions. Matuidi lo sostituisce e dunque arriva il momento anche del ritorno di Chiellini dopo il lungo stop. Cuadrado (proprio sua assist di Matuidi) fissa sul 2-0 il punteggio. Dunque un palo di Bentancur, una rete annullata per fuorigioco a Higuain e una traversa di Dybala lasciano inalterato il risultato. Vince la Juve, mentre per il Brescia è il terzo ko nelle ultime quattro.
Maurizio Sarri è il secondo allenatore nella storia della Juventus ad aver vinto 16 delle prime 17 partite interne sulla panchina dei bianconeri in tutte le competizioni, dopo Carlo Parola nel 1960.