Il presidente della Federazione ha illustrato le proposte per portare a termine il campionato: "Non assegnare il titolo sarebbe un atto di grande mortificazione sportiva. Nel caso ci fossero problemi alla ripartenza del campionato saremmo chiamati ad adottare un principio mai previsto"
Al termine del Consiglio della Figc che ha discusso delle ipotesi per portare a termine la stagione della Serie A, dopo lo stop ai campionati professionistici da parte del Governo, il presidente Gabriele Gravina ha chiarito la situazione con un video pubblicato sull’account Facebook della Figc. Si parte dall’ipotesi “più negativa che ci siano problemi di ripartenza del campionato”. In quel caso, ha spiegato il numero uno della Federazione: “Ciascuna componente farà la sua proposta e il consiglio federale adotterà un principio mai previsto. Una 'non assegnazione' del titolo sarebbe un atto di grande mortificazione per il valore della competizione sportiva". L’alternativa sarebbe poi quella dell’assegnazione “tenendo conto delle posizioni già consolidate in quel momento". Due parole sul momento che vive il nostro Paese e sulle mosse del calcio: “Quello di oggi è stato un Consiglio federale che si è svolto con grande amarezza e tristezza per aver privato gli italiani di questa opportunità di svago, ma svolto anche con grande responsabilità. Il calcio italiano ha voluto lanciare il messaggio di essere allineato al rispetto dei principi della salute e delle ordinanze emanate dalle nostre autorità".
Chiesto al Governo proroga contributo fiscale
"Prendendo atto del dpcm del 9 marzo abbiamo sospeso due giornate di campionato, con ripresa quindi fino al 3 aprile. Le conseguenze hanno un impatto sulla competizione sportiva e sui valori economici. Abbiamo quindi chiesto e ottenuto, con grande disponibilità da parte del ministro Spadafora, di essere inseriti in un decreto legge che consenta lo spostamento della parte di contributo fiscale al 30 giugno. Anche tutto il processo legato alle iscrizioni si esaurirà il 15 luglio", ha aggiunto Gravina.