Il presidente del club sardo ha annunciato in un’intervista di aver raggiunto l’intesa con molti giocatori per la rinuncia di una mensilità. Gli altri dipendenti sono stati messi invece in cassa integrazione
L’epidemia di coronavirus ha costretto tutte le attività a subire pesanti limitazioni, per evitare la diffusione del contagio. Anche il calcio è stato colpito, con le società sportive che stanno attraversando un momento di difficoltà dovuto alla sospensione dei campionati e delle coppe. Per questo i club stanno discutendo con i propri tesserati per degli accordi relativi agli ingaggi. Il Cagliari, in questo senso, ha raggiunto un accordo con molti giocatori per la rinuncia di una mensilità in attesa di capire se e quando il campionato ripartirà. Lo ha annunciato il presidente, Tommaso Giulini, in diretta all’emittente locale Videolina: "C'è un grande senso di responsabilità, questo ci aiuta a coprire le perdite. Molti ci hanno chiesto per primi come potevano aiutare il Cagliari".
Cassa integrazione per i dipendenti
Il Cagliari ha adottato delle misure anche per il resto dei dipendenti, che sono stati messi in cassa integrazione con percentuali diverse. La comunicazione è arrivata attraverso una lettera. Dunque, quello che sarebbe dovuto essere un anno da celebrare, in cui i rossoblù festeggiavano il centesimo anniversario della fondazione, rischia di avere un epilogo tutt’altro che positivo.