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Milan, il bilancio della stagione: Theo Hernandez e Rebic top, Paquetà-Leao flop

Serie A

Peppe Di Stefano

©LaPresse

La stagione non è ancora finita, ma in casa Milan si può già tracciare un bilancio: promosso a pieno voti Theo Hernandez, da gennaio Rebic ha convinto. Le delusioni sono i brasiliani Paquetá e Leao

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In attesa di capire quando si tornerà in campo, è già tempo di bilanci in casa. Che difficilmente l'appendice della stagione, potrà sovvertire. A prescindere da quello che accadrà, sarà nuova rivoluzione al Milan. E in società, con l'addio già ufficiale di Boban, e quelli probabili di Maldini e Massara. E in campo. Al di la di chi allenerà il Milan, ci sono già delle certezze dalle quali ripartire e delle delusioni che andranno gestire.

 

Theo Hernandez è stato il migliore acquisto della scorsa sessione estiva di mercato, ed i meriti per averne individuato il talento, sono tutti di Paolo Maldini. 23 anni. 6 gol. Ed una costante crescita tattica soprattutto in quella che era la cosa che sapeva fare meno bene: difendere. Acquistato per 20 milioni, oggi vale almeno il doppio. Ma nessuno in casa rossonera ha voglia di privarsi dell'ex Real. Così come nessuno oggi prende in considerazione un Milan senza Rebic. Ibra a parte, l'uomo copertina da iniziò gennaio. Gol, strappi, personalità e talento. È legato ai rossoneri da ancora 15 mesi di prestito. Poi con l'Eintracht andrà discusso il riscatto, cifra mai fissata.

 

Top ma anche flop in casa Milan. Due su tutti. E di lingua portoghese. Paquetá e Leao. Il primo acquistato nel novembre del 2018 per 35 milioni di euro più bonus, il secondo la scorsa estate per 30 milioni di euro, ed oggi ai margini dalla squadra. Il brasiliano dopo qualche mese da protagonista con Gattuso, è diventato oggetto misterioso e sotto la gestione Giampaolo e sotto quella Pioli. Diverso invece il percorso di Leao, che solo a sprazzi, solo a fiammate ha mostrato il proprio talento. 22 gare giocate. Solo 10 dal primo minuto. E solo 2 gol. Da quando c'è Ibra il portoghese è diventa un'alternativa. E il bilancio oggi non può che essere negativo. Urge inversione di rotta, o per loro sarà anticipato addio.