Parma, accordo coi giocatori: rinuncia a un mese di stipendio per l'emergenza Coronavirus

Serie A

Il club emiliano è la seconda squadra della Serie A, dopo la Juventus, che trova un accordo coi propri tesserati: allenatore, staff della prima squadra, direttore sportivo, collaboratori e la totalità dei giocatori. In più la possibilità "per tutti i dipendenti non tesserati di donare ai colleghi ore di ferie e permessi"

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Dopo la Juve, il Parma. Il club emiliano è la seconda squadra della Serie A che ha trovato un accordo con tutti i suoi giocatori, ma anche con allenatore, staff della prima squadra, direttore sportivo e collaboratori: via una mensilità per far fronte "all’emergenza sanitaria che sta impedendo lo svolgimento dell’attività sportiva e causando già ora ingenti danni economici alla società". Così recita il comunicato ufficiale del club, che annuncia "l’unanime disponibilità alla riduzione dell’emolumento annuo in misura di una mensilità onnicomprensiva". Il club fa inoltre sapere che "l’integrazione degli accordi individuali relativi, che non riguarderanno i tesserati del Settore Giovanile e che si applicheranno a partire da una soglia minima di compenso annuo, verranno perfezionati non appena possibile, come previsto dalle norme vigenti".

Il comunicato

La decisione è dunque quella del taglio di un mese di stipendio, meno rispetto al voto in Lega che prevedeva due mensilità di stop in caso di ritorno in campo per terminare la stagione 2019-20 (e quattro nel caso in cui la stagione non riprenda). Sulla sua nota ufficiale il Parma ringrazia inoltre tutti i suoi tesserati: "In attesa di capire se le condizioni sanitarie del Paese permetteranno o meno una ripresa delle attività agonistiche in questa stagione - prosegue la nota ufficiale - il club desidera ringraziare tutti i propri tesserati per il senso di responsabilità dimostrato nella difficoltà del momento, che richiede buon senso e spirito costruttivo da parte di tutte le componenti aziendali". Inoltre, tra le misure prese per far fronte all'emergenza si colloca anche "il progetto di Banca Ore solidale - recita sempre il comunicato -, attivato nelle settimane scorse e che vede la possibilità per tutti i dipendenti non tesserati di donare ai colleghi ore di ferie e permessi, in modo da gestire a rotazione un piano ferie che sta permettendo all'azienda di non usufruire ad oggi degli ammortizzatori sociali".

Il comunicato ufficiale sul sito del Parma