Francesco Toldo a #CasaSkySport: "La mia parata più bella? Il gol contro la Juventus"

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Ospite di #CasaSkySport, l'ex portiere di Fiorentina e Inter ammette: "La parata più bella della mia carriera è il gol segnato alla Juve”. Sui rigori parati contro l'Olanda a Euro 2000: "Sapevo tutto dalla sera prima, che rimpianto la finale persa contro la Francia. Zoff è il mio idolo, Buffon portiere simbolo degli ultimi 20 anni"

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"La mia parata più bella? Il gol che ho fatto alla Juventus all’ultimo minuto del derby d'Italia. Ho contribuito insieme a Vieri a quella rete. Il gol però lo realizzai io, Bobo lo rivendicò per la classifica cannonieri. Secondo me non l’ha nemmeno toccata. Io lo avevo annunciato a Cuper prima della gara, nello spogliatoio, che nell’eventualità sarei salito per provare a fare gol. E così fu". Ospite di #CasaSkySport, contenitore di Sky Sport durante il quale rivolgiamo le vostre domande ad alcuni protagonisti dello sport, Francesco Toldo risponde così sulla parata più bella della carriera, rievocando il gol realizzato durante una sfida tra Inter e Juventus.

"Rigori con l'Olanda? Sapevo tutto dalla sera prima…"

Tra le pagine più belle della carriera di Toldo c’è sicuramente la semifinale contro l’Olanda a Euro 2000, quando fu il protagonista assoluto: "La sera prima avevo già immaginato tutto, immaginavo che saremmo andati ai rigori e che avrei fatto una strage. Il condizionamento sugli avversari mi è riuscito benissimo. La nostra carta era vincere ai rigori, credo sia stata una delle partite più emozionanti della mia carriera. Su sei rigori hanno fatto solo un gol. L’ambiente era tutto a favore dell’Olanda, loro si sentivano più forti. È stata una lezione: nel calcio, come nella vita, vince l’umiltà", ricorda Toldo, all’epoca portiere della Nazionale azzurra.

"Che rimpianto la finale persa contro la Francia"

Pagina meno piacevole, invece, fu la finale di quell’Europeo contro la Francia persa in maniera rocambolesca: “Quella sconfitta fu difficile da digerire, pensavamo di aver vinto, mancavano pochissimi minuti. È uno dei miei più grandi rimpianti, quella gara la vorrei rigiocare. Abbiamo fatto un grande Europeo, arrivare secondi nel calcio non la vedo come una tristezza incredibile. Negli altri sport si esulta quando si arriva secondo o terzi, nel calcio purtroppo o si arriva primi o si viene considerati asini”, spiega Toldo.

"Zoff il mio idolo. Buffon simbolo degli ultimi 20 anni"

Toldo ricorda poi un episodio della sua gioventù: "Nei primi anni 90’, forse anche prima, io facevo il cameriere per guadagnare un po’ di soldi e nell’albergo dove lavoravo mi ritrovai davanti Zoff, il mio idolo. Mi feci firmare un autografo. Pensare che poi fu lui il mio allenatore a Euro 2000... Zoff scrisse la storia nel Mondiale 1982”. Da Zoff a Buffon. “Trovo originale e strano che voglia ancora giocare, ma se lui si sente di farlo ed è convinto sono contento e siamo tutti felici perché Gigi è il simbolo del portiere degli ultimi 20 anni. Il migliore al mondo oggi per me è Handanovic dell’Inter".

"Derby di Champions del 2003 in un clima impressionante"

Toldo risponde poi così a una domanda sulle sfide con il Milan: "Il derby che mi ha lasciato più ricordi? La semifinale di ritorno di Champions del 2003, abbiamo giocato in un clima impressionate. Purtroppo è passato il Milan per la differenza reti, ma è stato un derby memorabile. Da quella gara sono uscito anche con un ginocchio rotto: Sheva, quando fece gol, colpì infatti il mio ginocchio con i tacchetti ricadendo. Ho giocato tanti bei derby, molto combattuti". Retroscena di mercato: "Mai stato vicino al Milan? Sì, io sono cresciuto nel settore giovanile del Milan, ho fatto un po’ di esperienza in prestito, compresa quella alla Fiorentina. Al Milan c’era Rossi, il titolare era lui in quegli anni, io non volevo fare la guerra a Sebastiano. Alla Fiorentina stavo benissimo, ho fatto anni stupendi, sono cresciuto tanto. Così poi il mio cartellino diventò dei viola e l’Inter mi acquistò da lì", ha ammesso Toldo.