Bologna, Mihajlovic e la leucemia: "Mi sento più forte, il peggio dovrebbe essere passato"
BolognaL'allenatore del Bologna, testimonial dell'AIL, racconta: "Ci sono stati momenti in cui mi sentivo stanco, all'inizio, poi piano piano mi sono ripreso, sono molto contento. Il peggio dovrebbe essere passato"
A sette mesi dal trapianto di midollo osseo, Sinisa Mihajlovic è tornato a parlare della propria battaglia contro la leucemia: "Mi sento più forte di prima, sono molto contento. Il peggio dovrebbe essere passato". Testimonial dell'iniziativa dell'AIL 'Con Sinisa per la Ricerca', campagna a sostegno dei ricercatori dell'Istituto di ematologia Seragnoli del policlinico Sant'Orsola di Bologna, Mihajlovic racconta: "Da due mesi faccio dieci chilometri di corsa, alzo i pesi. L'importante è fare ciò che ci si sente. Ci sono stati momenti in cui mi sentivo stanco, all'inizio, poi piano piano mi sono ripreso. Ci vuole un anno affinché si possa tornare alla normalità, anche se dipende da persona a persona. L'importante è non esagerare e non fare l'eroe. Mi sento bene, grazie al mio fisico ma soprattutto grazie ai medici che mi hanno seguito in maniera meravigliosa e senza sbagliare un colpo".