Atalanta-Napoli, Gattuso: "Gara buttata, ora non voglio cali di tensione"

Serie A

L'allenatore del Napoli è amareggiato dopo la sconfitta di Bergamo: "Ci siamo fatti due gol da soli e abbiamo pensato a chiacchierare - dice - La Champions? Non possiamo permetterci nessun calo di tensione, dobbiamo creare una mentalità vincente"

Un Rino Gattuso visibilmente contrariato al termine della sconfitta contro l'Atalanta per 2-0. Il Napoli aveva giocato un ottimo primo tempo, poi a inizio ripresa ha subito i due gol che hanno determinato il match: "Abbiamo commesso due errori, abbiamo iniziato a chiacchierare e ci siamo fatti due gol da soli. Sono molto arrabbiato perché l'Atalanta oggi ha fatto poco - dice - Il primo gol ce lo siamo fatti da soli, abbiamo creato, ma fatto troppe chiacchiere. Dovevamo fare le cose in modo migliore".

Poca qualità e troppe chiacchiere

Gattuso parla delle occasioni create e non sfruttate: "Nel primo tempo abbiamo fatto bene, ma qualitativamente abbiamo sbagliato tanto. Per i giocatori di qualità che abbiamo dovevamo fare meglio - dice - Gli errori ci possono stare, ma il problema è dopo gli errori. Abbiamo cominciato a perdere energie per l'arbitro o per il guardalinee".

Ora nessun calo di tensione

Ci sono ancora tante gare da giocare e soprattutto, ad agosto, la Champions e questo Gattuso ci tiene a sottolinearlo: "In questo momento noi non possiamo mollare, abbiamo 9 gare di campionato e la Champions ad agosto. Non voglio alcun calo di tensione, dopo i gol presi la squadra ha solo pensato a lamentarsi invece di giocare - prosegue - Io non ricordo un tiro in porta dell'Atalanta, loro schiacciano gli avversari e mettono in difficoltà tutti. Ma oggi l'abbiamo buttata noi la partita".

Creare una mentalità vincente

La testa inizia ad andare al Barcellona: "Non posso pensare questo, dobbiamo lavorare sul prossimo anno e sulla mentalità - conclude - Dobbiamo correggere dove siamo carenti e queste partite ci serviranno anche per correggere questi aspetti, in questo momento abbiamo il dovere di fare le cose fatte bene e non possiamo regalare nulla a nessuno".