Alla vigilia della sfida contro la squadra di D'Aversa, l'allenatore del Milan racconta lo stato psicofisico dello svedese: "E' un vincente, dunque è normale fosse arrabbiato a Napoli al momento del cambio. Donnarumma non ha alcuna colpa sui gol, sta crescendo tantissimo. Contento degli apprezzamenti della dirigenza, ora abbiamo 6 partite per dimostrare di valere l'Europa"
Dopo il prezioso pareggio di Napoli, ottenuto in rimonta nella ripresa, il Milan riparte dal Parma di D’Aversa. Con un piccolissimo dubbio legato al nome di Zlatan Ibrahimovic, uscito decisamente arrabbiato al momento della sostituzione del San Paolo, quando mancavano ancora 30 minuti di gioco e il suo Milan si trovava sotto 1-0, e reduce da tre partite di fila da titolare dopo l’infortunio subito durante la pausa per l’emergenza Covid. E’ proprio Pioli, nella conferenza della vigilia, a spiegare la situazione psicofisica dello svedese: "Zlatan è un vincente, l'altra sera è uscito giustamente non contento, anche perché in quel momento stavamo perdendo. Sia la squadra sia lui potevano fare meglio, ma è motivato e sereno per finire bene questo campionato. Sicuramente l'infortunio che ha avuto poco prima della ripresa gli ha tolto un po' di condizione e non può essere sempre brillante ogni tre giorni: domani mattina deciderò con chi cominciare la partita”.
Nessuno tocchi Donnarumma
Dal centravanti al portiere, quel Gigio Donarumma punto di forza della difesa con più partite senza gol subiti di questa Serie A ma protagonista di un paio di gravi errori nella serata di Napoli. Pioli però non vuol condannare il suo numero 1, anzi: “Secondo me non ha responsabilità sui due gol di Napoli, e prima aveva fatto due parate eccezionali. Una delle capacità più importanti che ha è quella di avere equilibrio, non si esalta né si deprime. E inoltre sta avendo miglioramenti da grande giocatore e da persona di un notevole spessore".
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Uno sguardo ai singoli
Restando sui singoli Pioli ha risposto anche alle domande su altri tre giocatori, Theo Hernandez, Bonaventura e Leao: “Il rendimento di Theo è costante. Per il suo fisico, cresce a partita in corso. A Napoli aveva un avversario difficile come Callejon, ma lui è stato molto attento. Ha fatto una partita che agli allenatori piace molto. Ha segnato, ma ha fatto bene anche in fase difensiva dove è migliorato molto. Può diventare uno dei terzini migliori al mondo. Rafael Leao Sta crescendo tanto, ha un potenziale incredibile, ma può crescere ancora molto. Mi piace il suo atteggiamento. Davanti ho tante soluzioni. Lui è un attaccante esterno o una seconda punta. L'importante è che continui così, il vero Leao lo vedremo l'anno prossimo. Un giovane che arriva dall'estero è normale che debba ambientarsi. Bonaventura? Jack è un ottimo giocatore. Sta facendo bene sia a partita in corso che dall'inizio. Abbiamo lavorato tutti bene in queste settimane. Abbiamo bisogno di un grande sforzo da qui alla fine della stagione e c'è bisogno di tutti”
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"Vietato abbassare la guardia"
Infine da Pioli un chiaro messaggio alla squadra: dopo 11 punti nelle ultime 5 (ottenuti tra l’altro grazie alle vittorie contro Roma, Lazio e Juve) vietato abbassare la guardia contro il Parma, solo in apparenza un avversario più semplice. "Dobbiamo continuare su questo trend che ci sta dando buoni risultati, continuando a giocare con questa mentalità e questa applicazione. Sono contento che il lavoro dello staff e della squadra venga apprezzato dalla dirigenza, questo ci deve stimolare ad andare avanti fino al 2 agosto. Le prossime 6 partite, da giocare in 18 giorni, ci diranno veramente che squadra siamo, e soprattutto se meritiamo di tornare in Europa: quindi dobbiamo insistere. Affronteremo una squadra difficile, dobbiamo essere ben preparati sotto tutti i punti vista sia fisicamente che mentalmente. Con le piccole abbiamo più problemi? Contro la Spal non siamo riusciti a fare gol nonostante le tante occasioni, se rigiocassimo altre 100 volte quella partita la vinceremmo in 99 occasioni. Domani in ogni caso ci deve essere tanta concentrazione”