Mihajlovic dopo Milan-Bologna: "Quando perdi 5-1 devi solo scusarti e vergognarti"

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L'allenatore del Bologna durissimo dopo la sconfitta per 5-1 a San Siro contro il Milan: "Non c'è stata mai partita, si capiva che oggi non era giornata. Non sono arrabbiato, sono deluso. Spero lo siano anche i miei giocatori. Così continueremo a salvarci in anticipo ma non alzeremo l'asticella". E sul saluto con Ibra nel prepartita: "Con lui di calcio non parliamo, ci basta guardarci"

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"Commentare questa partita è molto facile: quando perdi 5-1 devi stare zitto, incassare critiche, chiedere scusa a tifosi e società e vergognarti. Io faccio questo e spero che anche i miei giocatori faranno lo stesso. Non c'è stata mai partita, si capiva che oggi non era giornata. Non sono arrabbiato, sono deluso". Sinisa Mihajlovic è un fiume in piena alla fine di Milan-Bologna 5-1. "Noi dobbiamo fare delle scelte per l'anno prossimo e decidere cosa fare da grandi. Se vogliamo salvarci a 10 giornate dalla fine possiamo continuare a fare così - le sue parole ai microfoni di Dazn - se invece vogliamo guardare all'Europa e concorrere per qualcosa di più elettrizzante non possiamo andare avanti così". Messaggio valido per il futuro: "Non sono io che stilo gli obiettivi della società e quando ci incontreremo con loro a fine campionato decideremo cosa dobbiamo fare. Però nel bene e nel male questa sera ho visto tutto quello che dovevo vedere. Oggi è tutto negativo ma io ho visto anche delle cose positive che serviranno a me in futuro". 

"Gol subiti? Servirebbe Freud"

Con il pokerissimo incassato a San Siro, il Bologna è arrivato a 29 partite di fila con gol al passivo: "Per spiegare cosa succede servirebbe Freud - è l'ironia di Mihajlovic - cerco di spiegare le cose ma a volte ci riesco e altre no. Io dico che se vogliamo fare qualcosa di bello dobbiamo cambiare atteggiamento mentale e questo passa per la reazione emotiva. Quando le cose non vanno bene dobbiamo essere più sereni, aiutarci e avere più fiducia in noi stessi". Il problema è individuato: "Non abbiamo continuità e questo è normale perché abbiamo tanti ragazzi giovani. Dobbiamo farli crescere. Quando va tutto bene, si riflette poco. Quando le cose vanno bene, è allora che si cresce e si riflette cercando sempre di capire cosa è successo ed evitando di ripeterlo". Nel secondo tempo l'allenatore del Bologna ha dato spazio ai calciatori meno impiegati: "Ne ho approfittato per mettere in campo chi ha giocato meno, anche per fargli toccare il prato di San Siro. Per fortuna mancano solo 4 partite alla fine. Abbiamo perso tanti punti per strada ma questo lo sappiamo, dobbiamo crescere sotto questo punto di vista".

"Con Ibra parliamo di calcio con uno sguardo"

Prima della partita Mihajlovic si è soffermato per qualche minuto con Zlatan Ibrahimovic, amico e vecchio compagno di squadra all'Inter. "Con Ibra abbiamo parlato di famiglie, non parliamo di calcio. Per quanto riguarda il calcio ci basta guardarci e ci capiamo - il commento di Sinisa - è stato come quando si incontrano due amici. Potrebbe essere utile l'anno prossimo al Bologna? No comment". Sorrisi, come quelli che Ibrahimovic ha affidato ai social, postando una foto su Instagram in compagnia di Mihajlovic: vecchi amici, riuniti da un abbraccio e da una stima sincera. "All love" scrive Ibra. Tutto amore.

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